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Zona rossa, confronto Stato Regioni. Acquaroli: «Incomprensibile un ulteriore cambio di strategia»

Il governatore delle Marche annuncia che nel confronto con il governo ribadirà la disponibilità a collaborare ma anche la necessità di non cambiare il piano d'azione rispetto all'ultimo Dpcm

Francesco Acquaroli

ANCONA – «Nella riunione di oggi confermerò là disponibilità a collaborare per evitare assembramenti, soprattutto nelle abitazioni private durante le festività, ma ribadirò che sarebbe incomprensibile per tutti i cittadini un ulteriore cambio di strategia rispetto al Dpcm attuale, soprattutto se non giustificata da un indice Rt che finora è stato per tutti il metro di valutazione insieme al tasso di occupazione degli ospedali». Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli in vista del nuovo confronto Stato Regioni sulle eventuali misure restrittive in vista del Natale.

L’ipotesi sul tavolo è quella di una zona rossa per l’Italia durante le feste con uno stop agli spostamenti dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio 2021. Oggi dovrebbe arrivare la decisione definitiva, dopo un lungo braccio di ferro che va avanti da giorni. L’unica deroga potrebbe riguardare i piccolo comuni, quelli sotto i 5mila abitanti, e le visite ai parenti anziani. Ma la fascia rossa potrebbe essere estesa anche fino al 6 gennaio. In queste giornate ristoranti e bar dovranno restare chiusi tutto il giorno, così come i negozi e ci si potrà muovere solo all’interno del proprio comune.

Nelle giornate del 28, 29 e 30 dicembre le misure saranno quelle previste per la zona gialla (chiaramente nelle regioni che sono in questa fascia) e quindi si potrà uscire dal proprio comune, fermo restando il coprifuoco dalle 22 alle 5: negozi, ristoranti e bar saranno aperti. Le deroghe per il giorno di Natale potrebbero concedere di vedere i parenti stretti, specie se anziani e la partecipazione alle funzioni religiose.

Ma il governatore Acquaroli, ad un passo dal Natale, rimarca l’intenzione di ribadire nel corso del nuovo confronto che un cambio di passo potrebbe essere incomprensibile per i cittadini. Sulla scia della polemica di ieri con il Tg3 Marche, che aveva attribuito al presidente la richiesta di inserire la regione in fascia rossa il governatore è tornato sulla questione puntualizzando: «Invierò alla Conferenza una relazione scritta così che nessuno possa strumentalizzare quanto dichiarato». «Ho parlato con il caporedattore che mi ha chiarito come, davanti al lancio di una agenzia molto autorevole non smentita, hanno proceduto a dare la notizia» chiarisce il governatore. 

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