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Anconetano, zona arancione: siglata ordinanza per 20 comuni. Spostamenti, attività e scuola: ecco cosa succede

Il provvedimento entra in vigore da mezzanotte del 23 febbraio fino alle 24 del 27 febbraio. Vietati gli spostamenti fuori comune eccetto che per lavoro, salute e necessità

Acquaroli
Il presidente Acquaroli firma l'ordinanza che riapre al 50% le lezioni alle superiori

ANCONA – Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha siglato l’ordinanza che pone in zona arancione venti comuni della provincia di Ancona, i più colpiti dalla pandemia di covid-19. Il provvedimento che scatta alle 00.00 del 23 febbraio e resta in vigore fino alle 24 di sabato 27 febbraio, dispone le limitazioni previste per la zona arancione per frenare la curva dei contagi che sta interessando l’Anconetano dove si rileva la metà dei positivi della regione.

«Mi dispiace veramente dover prendere un provvedimento simile e così sofferto – afferma il presidente Acquaroli -, ma la salute e la sicurezza dei cittadini, la tenuta delle strutture sanitarie e la salvaguardia degli operatori devono essere sempre al primo posto. Quelli che, da domani fino alle ore 24 di sabato 27 febbraio, entrano in zona arancione sono i comuni dove si registra il maggior incremento di contagiati, gli stessi annunciati ieri».

Il governatore poi rivolge un appello ai cittadini marchigiani: «Raccomando di rispettare tutte le precauzioni e di continuare a fare attenzione. Come sapete nel frattempo è partita la campagna di vaccinazione per i cittadini over 80, che procederà per tutte le fasce di popolazione compatibilmente con la disponibilità di dosi che ci saranno inviate. Speriamo che fra qualche tempo tutto questo possa essere solo un brutto ricordo, è il mio grande auspicio, ma intanto dobbiamo utilizzare l’unica arma che abbiamo a disposizione: la massima prudenza».

A rendere necessaria questa ulteriore misura, che si aggiunge allo stop degli spostamenti oltre il territorio provinciale, i casi di variante inglese, una mutazione del virus che si trasmette con maggiore facilità. Il provvedimento, disposto d’intesa con il Ministero della Salute, il Prefetto e  Anci Marche, interessa i Comuni di Ancona, Camerata Picena, Castelfidardo, Castelplanio, Chiaravalle, Cupramontana, Falconara Marittima, Filottrano, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Monte San Vito, Osimo, Ostra, Polverigi, Sassoferrato, Senigallia, Serra De’ Conti, Sirolo, Staffolo.

SPOSTAMENTI
In base all’ordinanza, nei comuni interessati dalla zona arancione è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dal comune di residenza, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita.

Consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Il transito sui territori è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti. Vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati in comuni diversi da quelli di residenza e domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale Comune.

Lo spostamento verso una sola abitazione privata è consentito, nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, dalle 5 alle 22, e nei limiti di due persone adulte più figli minori di 14 anni, persone disabili o non autosufficienti conviventi. Restano consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di Provincia.

SCUOLA
L’ordinanza non interviene in materia scolastica. Negli istituti resta tutto come prima
. Scuole d’infanzia, primarie e medie proseguono in presenza, ad eccezione degli istituti dove si registrano focolai, ma in quel caso a disporre le chiusure sono i sindaci o l’Asur. Per superiori e università prosegue la formula con didattica in presenza al 50%.

BAR, RISTORANTI, GELATERIE E PASTICCERIE
In zona arancione bar e ristoranti potranno lavorare solo con asporto e consegna a domicilio, così come gelaterie e pasticcerie. Mense e catering invece restano operativi. Vietato consumare cibo sul posto o nelle adiacenze di bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie. L’asporto può essere eseguito solo fino alle 22.

L’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali, negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

MUSEI E LUOGHI DELLA CULTURA
Chiudono per il periodo in arancione musei, mostre e gli altri luoghi della cultura, tranne le biblioteche e archivi. Per spostarsi fuori comune (per lavoro, salute e necessità) è necessaria l’autocertificazione. La Regione raccomanda la didattica a distanza negli istituti scolastici in cui si registra un aumento dei casi di contagio da virus SARS-CoV-2.

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