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Vittime del dovere, al via bando per borse di studio ai figli. Ausili: «Istituzioni devono guardare con gratitudine ai servitori della Patria»

A disposizione 15mila euro: 200 euro per i bambini della scuola primaria, 400 euro per la secondaria e 1.600 euro per universitari e scuole di specializzazione- Domande entro il 14 dicembre

ANCONA – Dopo l’approvazione unanime nel maggio scorso della legge regionale, arriva il primo bando di attuazione per il conferimento di borse di studio ai figli delle vittime del dovere. L’iniziativa è stata illustrata questa mattina a Palazzo delle Marche dal capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli, dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Marco Ausili, primo firmatario della proposta di legge poi sottoscritta da tutto il gruppo consiliare e varata dall’Assemblea Legislativa delle Marche.

A disposizione, con il primo bando, ci sono 15mila euro: le borse di studio per i figli delle vittime del dovere, ammonteranno a 200 euro per i bambini frequentanti la scuola primaria, a 400 euro per i ragazzi della scuola secondaria e a 1.600 euro per gli studenti universitari e delle scuole di specializzazione per le quali non è prevista alcuna retribuzione. Le domande dovranno essere presentare entro le ore 10 del 14 dicembre.

Il consigliere regionale FdI Marco Ausili

Sono considerate vittime del dovere i dipendenti pubblici e gli appartenenti alle Forze Armate e al Comparto Sicurezza che hanno contratto una infermità permanente invalidante, o quelli che sono deceduti in missioni di servizio, nel contrasto alla criminalità, nello svolgimento di servizi di ordine pubblico, nella vigilanza a infrastrutture civili e militari, in operazioni di soccorso, in attività di tutela della pubblica incolumità o in seguito ad azioni nei loro confronti in contesti di impiego internazionale, ricorda il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Marco Ausili.

«Le istituzioni – aggiunge Ausili – devono guardare con profondo rispetto e gratitudine a tutti i servitori della Patria, componenti delle Forze Armate, delle Forze dell’Ordine, Vvff (Vigili del Fuoco) e Polizia Locale, in particolare a chi di loro è riconosciuto dalla Legge come vittima del dovere, ovvero coloro i quali, nello svolgere il proprio servizio, sono rimasti offesi in maniera permanente da azioni lesive che ne hanno comportato il decesso o l’invalidità».

«A breve – annuncia – la Giunta individuerà una giornata regionale in onore delle vittime del dovere». Ausili conclude ringraziando «il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, la maggioranza in Consiglio regionale, il Dipartimento regionale per i rapporti con le forze dell’ordine di Fratelli d’Italia Paolo Renna e Alessandro Esposito, il segretario Paolo Petracca dell’associazione Fervicredo Onlus (Feriti e Vittime della Criminalità e del Dovere)».

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli evidenzia che «le tematiche della sicurezza e delle vittime del dovere sono sempre state al centro dell’agire politico di Fratelli d’Italia a tutti i livelli. L’ennesima dimostrazione è rappresentata da questa Legge approvata all’unanimità dall’Aula consiliare regionale. Le criticità sono ancora molte da dover affrontare a partire, ad esempio, dal miglioramento delle condizioni di sicurezza per tutti i dipendenti pubblici, in modo tale da arginare il fattore rischio interno. Per il centrodestra, è fondamentale che chi abbia subito danni nell’espletazione dei propri compiti e funzioni in tutela dei cittadini tutti, debba ricevere la massima attenzione da parte dello Stato e, a cascata, degli Enti quali Regione e Comune».

Un momento della conferenza stampa a Palazzo delle Marche

Soddisfatti Paolo Renna e Alessandro Esposito, coordinatore regionale e provinciale del Dipartimento Sicurezza di Fratelli d’Italia, i quali hanno sottolineato le «tante le testimonianze di soddisfazione da parte delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco della regione Marche per il risultato conseguito». Inoltre, evidenziando «l’impressionante numero dei suicidi verificatisi nel corso del 2022: 42» pongono l’accento sulla necessità di attenzionare il fenomeno e di affrontarlo «in tempi celeri».

«Non ci dobbiamo fermare» osserva Paolo Petracca, segretario nazionale Fervicredo Onlus di Venezia (Associazione Vittime del Dovere) deve essere «base di partenza per ulteriori iniziative».

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