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Vertice Pd-alleati sui nomi. Salvini tiene in stand-by il centrodestra

Il segretario dei dem Giovanni Gostoli cercherà di risolvere il cubo di Rubik sul candidato alla presidenza. Lunedì la nuova direzione regionale del Pd

ANCONA – Giornata cruciale quella di oggi (21 febbraio) per la politica. Nel pomeriggio il segretario regionale del Pd Giovanni Gostoli incontra gli alleati per definire la rosa dei nomi dei possibili candidati alla presidenza regionale.

Insieme al vice segretario Fabiano Alessandrini Gostoli incontrerà Articolo Uno, Azione, i Civici di “Uniti per le Marche”, Italia Viva, Più Europa, la lista civica “Presenza Popolare” e la lista civica “Le Nostre Marche” con Demos, Popolari e Italia in Comune, Socialisti e  Verdi. Qualcosa finalmente dovrebbe muoversi nel “cubo di Rubik” della politica regionale.

Un passaggio molto importante quello di oggi, dal momento che per lunedì 24 febbraio è prevista una nuova direzione regionale del Pd alla quale il segretario dei dem sottoporrà la lista dei papabili e già si può immaginare che sarà scontro.

Dopo l’uscita di scena volontaria della sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, sul tavolo resterebbero Luca Ceriscioli e Sauro Longhi, ma la rosa potrebbe arricchirsi ulteriormente con nuovi nomi.

Giovanni Gostoli, segretario regionale Pd

Gostoli ribadisce la necessità di restare uniti e di «individuare una candidatura di sintesi del centrosinistra che può aprire una fase nuova».
E indubbiamente il centrosinistra avrà bisogno di restare unito e di raccogliere intorno a sé una coalizione più ampia possibile se vorrà stare in partita con un centrodestra che risulta in vantaggio, e neanche di poco, nei sondaggi. Ma questo Gostoli lo sa bene e infatti sottolinea che «la sfida alle prossime elezioni regionali sarà tra noi e la destra. Noi vogliamo farci carico, lo stiamo dimostrando, di costruire l’alleanza più larga possibile. Insieme al Pd si combatte per vincere e dare un buon governo alle Marche, non per fare testimonianza».

Poi la stoccata verso il governatore uscente Luca Ceriscioli: «Se qualcuno pensa di correre da solo, invece, decide di fare un favore alla destra».

Intanto nei giorni scorsi al segretario dei dem era arrivato anche il sostegno del segretario nazionale Nicola Zingaretti che si era espresso in questo modo: «Si ragioni con serenità su una rosa di nomi che possa rappresentare la coalizione e che possa dialogare con i 5 stelle. Serve grande senso di responsabilità da parte di tutti per vincere». Dai 5 Stelle però ancora tutto tace, nonostante nei giorni scorsi il capo politico Vito Crimi in una intervista rilasciata a Sky Tg 24 si fosse detto possibilista sulle alleanze per le regionali con il centrosinistra precisando però, «se c’è un progetto valido» e ovviamente un candidato gradito ai pentastellati.

Salvini a Pesaro

Ma anche nel centrodestra la situazione è in stand-by, frenata dal leader della Lega Matteo Salvini che ancora non ha sciolto la riserva sul nome di Francesco Acquaroli, candidato di Fratelli d’Italia per la presidenza della Regione Marche. Ieri a Pesaro Salvini ha dichiarato: «Nelle Marche troveremo la squadra giusta, tanti imprenditori e medici si stanno avvicinando. Aspettiamo qualche giorno per scegliere i candidati migliori, poi si parte».

E ancora sollecitato dai giornalisti se sarebbe opportuno un nuovo candidato alla presidenza Salvini ha risposto: «Io non tolgo nessuno, i nomi non mi appassionano».

Insomma il “cubo di Rubik” forse potrebbe trovare finalmente l’incastro giusto, ma il condizionale è d’obbligo.

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