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Variante inglese, Acquaroli: «I numeri non sono elevatissimi. Avanti con monitoraggio e tamponi»

Il presidente della Regione Marche ha escluso per ora l'istituzione di zone rosse e ha spiegato che se i casi dovessero crescere potrebbe valutare provvedimenti anti assembramento

Francesco Acquaroli

ANCONA – «Se nelle prossime ore la situazione dovesse evolvere in maniera pesante, per evitare di far precipitare intere province o la regione in una situazione spiacevole, potremo valutare dei provvedimenti ulteriori, ma in questo momento credo che la situazione possa essere ritenuta sotto controllo». Lo ha detto il governatore Francesco Acquaroli a margine della presentazione del progetto regionale di sostenibilità ambientale sui bus, sollecitato sui casi di variante inglese che stanno interessando le scuole marchigiane, nei comuni di Castelfidardo, Tolentino e Pollenza.

Il presidente della Regione Marche ha scongiurato per ora interventi restrittivi, motivando la sua decisione con il fatto che «i numeri non sono elevatissimi», anche se la percentuale nell’Anconetano «è consistente». «Stiamo valutando insieme agli uffici, all’assessore, ai tecnici del Gores e ai nostri interlocutori nella Regione per capire come e se intervenite» ha detto Acquaroli, spiegando che «ad oggi credo che il monitoraggio e la possibilità di fare tamponi per andare ad isolare» i positivi «sia lo strumento più importante».

Insomma come spiega lo stesso governatore «in questo momento non si pensa ad una iniziativa più impattante» anche se ha precisato che occorrerà verificare l’andamento «nelle prossime ore». Se i casi positivi alla mutazione inglese del virus covid-19 dovessero aumentare «potremo pensare di intervenire» per circoscrivere i contagi ed evitare una espansione incontrollata dei casi.

Acquaroli ha però escluso per ora ordinanze per disporre zone rosse o arancioni, tra le ipotesi al vaglio della Regione, nel caso in cui dovesse esserci una ulteriore crescita di questi positivi, potrebbero esserci provvedimenti «per evitare gli assembramenti», ma per ora si tratta solo di «ipotesi» come ha spiegato il governatore, affermando «speriamo che i numeri restino bassi».

Acquaroli ha sottolineato che dal bollettino del Gores di questa mattina emerge «un numero molto basso di contagi sia sintomatici che asintomatici» e che a differenza dei lunedì precedenti «negli ospedali non c’era calca e affollamento, un elemento positivo». «Restiamo in allerta e in allarme», afferma, «ma ancora non c’è una situazione in grado di farci scegliere la zona rossa».

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