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Vaccino, arrivati altri flaconi nelle Marche. Saltamartini: «Dal 18 gennaio partiremo con la seconda dose»

L'assessore alla Sanità fa il punto sulle vaccinazioni contro il covid nelle Marche. Questa mattina all'aeroporto di Falconara Marittima sono "atterrate" altre 8.975 dosi

L'arrivo dei vaccini all'aeroporto di Falconara Marittima (30 dicembre 2020)

ANCONA – Sono arrivate questa mattina all’aeroporto di Falconara Marittima altre 8.975 dosi di vaccino contro il covid-19 della casa farmaceutica americana Pfizer-Biontech. Si tratta della seconda tranche da 470mila dosi delle spedizioni destinate al nostro Paese che in questa prima fase ha diritto a 3,4 milioni di vaccini. Le dosi una volta atterrate con volo Dhl sono partite alla volta dei 7 punti di stoccaggio presenti nelle Marche, dotati degli ultracongelatori: Inrca di Ancona, Fossombrone, San Benedetto del Tronto, Fermo, Jesi, Camerino e Civitanova Marche.

Lo fa sapere l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. «Stiamo procedendo progressivamente con le vaccinazioni» spiega, evidenziando però che «sono state inviate siringhe sbagliate» da 0,5 ml mentre per la somministrazione delle dosi servono quelle da 0,3ml perché ogni flaconcino contiene 6 dosi da 0,3 ml. Ora il problema «è stato risolto» spiega l’assessore puntualizzando che è in fase organizzativa la struttura impiegata per lo screening di massa che verrà utilizzata anche per la vaccinazione contro il covid-19 della popolazione.

Filippo Saltamartini

«In questa prima fase dobbiamo vaccinare 9mila persone fra personale sanitario e socio sanitario, delle strutture della sanità pubblica e privata – spiega – ieri abbiamo iniziato con gli ospiti delle Rsa, poi passeremo agli over 80». L’assessore precisa che la seconda dose del vaccino Pfizer per il personale sanitario e socio sanitario, oltre che per gli ospiti delle Rsa, verrà somministrata a partire dal 18 gennaio.  

Nel pomeriggio di ieri un nuovo confronto con i medici di medicina generale che si occuperanno della vaccinazione degli anziani e dei loro mutuati, dopo l’intesa raggiunta con la Regione e le associazioni di categoria, capofila in Italia per l’iniziativa: «Ogni medico di famiglia ha un plafond di 1.500 mutuati – osserva Saltamartini – e conoscono bene anche l’anamnesi dei loro pazienti». Una collaborazione preziosa che potrà anche incentivare l’adesione della popolazione al vaccino per uscire finalmente dalla pandemia. «C’è un dovere civico alla vaccinazione – prosegue – :  nei prossimi mesi sono previsti 2milioni di disoccupati nel Paese e nuove povertà in crescita». L’assessore chiede fiducia alla popolazione: «La scienza garantisce che il vaccino è efficace e sicuro» per questo serve «senso di responsabilità, è un dovere vaccinarsi, anche verso le future generazioni».

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