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Vaccini, Marche: entro metà giugno via dai palazzetti. Saltamartini: «Sostituiti con medici, aziende e farmacie» 

L'assessore regionale alla Sanità annuncia la rivoluzione nella campagna vaccinale e spiega che se per tale data si arriverà al milione di vaccini allora saranno aperte le somministrazioni anche ai giovani. Ecco tutte le novità

Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità

ANCONA – Via la campagna vaccinale dai punti di massa allestiti sul territorio entro la metà di giugno. Ad annunciare la rivoluzione è l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.  Lo ha detto ieri a Palazzo Raffaello, a margine della conferenza stampa in cui è stato annunciato l’avvio alla Clinica di Oncoematologia di Torrette della terapia oncologica per i linfomi Car-T Cells.

L’assessore ha spiegato che nelle Marche gradualmente i palazzetti dello sport, punti di vaccinazione di massa, saranno sostituiti con «i medici di medicina generale, la vaccinazione nelle aziende e nelle farmacie. Penso che l’estensione della vaccinazione a tutti potrà partire verso metà di giugno, quando avremo contezza del milione di vaccini in arrivo, ma il sistema è pronto a portare la nostra regione verso l’immunizzazione di massa».

La campagna dei vaccini

Dal 26 maggio sono state aperte le vaccinazioni agli over 40 non fragili anche nel punto vaccinale allestito agli Ospedali Riuniti di Ancona, finora utilizzato solo per i fragili e per le persone in carico al sistema sanitario, ed ora accessibile dalla piattaforma di Poste Italiane. Insomma la campagna vaccinale, continua a rimodularsi, anche in vista della riapertura di palazzetti e stadi.

Parlando con i giornalisti sulla vaccinazione della popolazione giovanile, Saltamartini ha affermato che «se verso metà giugno arriveremo al milione di vaccini, su un milione e duecento mila persone vaccinabili, a quel punto potremo utilizzare i criteri delle categorie a maggior frequenza di rapporti sociali, così da frenare la diffusione del virus». Fa infatti notare che «vaccinare le persone con più di 60 anni di età non significa impedire la progressione del virus, perché per fare questo occorre vaccinare tutte le persone che hanno una mobilità sociale molto elevata, per questo vanno vaccinati subito i giovani». Saltamartini spiega che nel piano regionale «avevamo pensato di vaccinare prima degli esami di maturità, tutti gli studenti che andranno all’esame, piuttosto che gli operai delle fabbriche, delle aziende e gli esercizi commerciali, ma il piano del Commissario prevede l’età e la fragilità come prioritari, non le categorie sociali».

Vaccini, le prospettive

Secondo l’assessore entro giugno si potrà arrivare a 1 milione di vaccinati nelle Marche, un «obiettivo del tutto raggiungibile. Lo avevamo annunciato a gennaio ma molti erano increduli, oggi possiamo dire che se il volume di vaccini previsti ci sarà consegnato nei tempi stabiliti, il nostro sistema sanitario regionale è pronto entro la fine del mese prossimo a portare le Marche a un milione di prime dosi e quindi all’immunizzazione di massa. Merito dei medici e di tutti gli operatori che lavorano senza sosta e merito anche dei marchigiani che sono andati diligentemente a vaccinarsi evitandoci di dover organizzare i vaccine day».

In ogni caso, per Saltamartini, «se entro giugno arriveremo ad 1 milione di vaccini su 1,2 milioni di persone vaccinabili, a quel punto potremo utilizzare anche criteri diversi e procedere alla vaccinazione a tappeto dai 16 ai 39 anni. La nostra Regione per efficienza di vaccinazione è tra le prime a livello nazionale».

Sulla riapertura da giugno delle manifestazioni sportive, negli stadi e nei palazzetti, l’assessore ha sottolineato che «dobbiamo tornare alla libertà: le restrizioni oramai rientrano nel concetto di anomia» ma occorre «arrivare alla vaccinazione di tutti i marchigiani», in ogni caso ha affermato «credo che saremo una delle prime regioni a ripartire».

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