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Marche, in arrivo oltre 46mila dosi Pfizer. Guidi (Area Vasta 2): «Le vaccinazioni si svolgeranno regolarmente»

Saranno rispettati gli appuntamenti programmati per la somministrazione di prime dosi e richiami nei quattro centri vaccinali di Ancona, Fabriano, Jesi e Senigallia

ANCONA – È previsto per oggi nelle Marche l’arrivo di 46.800 dosi di vaccino Pfizer Biontech. Si tratta di una fornitura molto attesa visto anche l’annuncio di due giorni fa da parte dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini di un rallentamento nella campagna vaccinale, legato all’arrivo di un quantitativo inferiore a quello atteso, con la possibilità che ci sia uno slittamento degli appuntamenti per circa 5.000 persone in attesa della seconda dose proprio di questo siero. Settimanalmente il numero delle dosi può infatti subire alcune variazioni per quanto concerne gli arrivi. 

Intanto però i disagi annunciati a partire da oggi 5 maggio nell’Anconetano non si dovrebbero verificare. A rassicurare è il direttore dell’Area Vasta due Giovanni Guidi che spiega «le vaccinazioni si svolgeranno regolarmente in base alla programmazione, sia per quanto concerne i richiami che le prime dosi, in tutti e quattro i centri vaccinali».

L’Area Vasta due include 4 punti vaccinali: il Paolinelli di Ancona, il Palafermi di Fabriano, la palestra di via Zannoni a Jesi e il centro ospitato nella sede dei Vigili del Fuoco a Senigallia. Le Marche intanto sul fronte vaccinale restano la prima regione in Italia, insieme alla Lombardia, per la percentuale (89,3%) di dosi di vaccino somministrate (581.789) rispetto a quelle consegnate (651.330).

Fino ad oggi le seconde dosi hanno riguardato circa un quarto della popolazione finora vaccinata, ovvero 172.048 persone, in particolare operatori socio-sanitari. Per quanto concerne gli ultraottantenni sono 108.060 quelli che hanno ricevuto la prima dose e 70.270 anche la seconda, mentre i marchigiani estremamente vulnerabili che hanno ricevuto la prima dose sono oltre 74 mila, 32 mila quelli già raggiunti dal richiamo.
Nella fascia d’età 70-79 anni, oltre 80 mila persone hanno ricevuto la prima dose, mentre in quella 65-69 anni, sono quasi 35mila le persone che hanno avuto la prima inoculazione.

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