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Ancona, iniettava soluzione fisiologica al posto del vaccino: indagato medico dell’hinterland

A far emergere "il caso" la segnalazione pervenuta alla Polizia di Stato da parte di tre pazienti insospettiti per la riluttanza del medico al rilascio delle attestazioni di vaccinazione. Perquisito il suo ambulatorio

ANCONA – Inoculava soluzione fisiologica anziché vaccino contro il covid-19. Un medico di famiglia dell’hinterland Anconetano è finito sotto la lente di ingrandimento della Squadra Mobile di Ancona, guidata da Carlo Pinto, che sta conducendo un’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per anomalie commesse nella gestione delle vaccinazioni Covid-19.

A far emergere “il caso” la segnalazione pervenuta alla Polizia di Stato da parte di tre pazienti del medico di medicina generale che hanno riferito agli agenti il comportamento tenuto dal professionista della salute che rifiutava di rilasciare la documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione e per una serie di inesattezze sul tipo di vaccino inoculato e sulle date del  richiamo.

Il medico invece di somministrare ai suoi pazienti il vaccino contro il covid-19 Pfizer Biontech, consegnatogli dall’Asur Marche, avrebbe somministrato semplice soluzione fisiologica. Le motivazioni che lo hanno spinto al gesto sono in corso di accertamento, ma gli uomini della Squadra Mobile, guidati da Carlo Pinto hanno già individuato i “vaccinati” con la soluzione fisiologica, circa una trentina di persone che saranno ascoltate come testimoni. L’uomo segue almeno 2.500 mutuati.

Le vaccinazioni fittizie sarebbero state eseguite sia nell’ambulatorio del medico sia a domicilio dei pazienti. Tra i finti vaccinati figurano non solo anziani, ma anche persone più giovani, e fra loro ci sarebbero anche dei quarantenni. Il medico avrebbe riferito di aver somministrato soluzione fisiologica per accontentare le richieste che gli arrivavano dai suoi mutuati, incluse categorie che non avrebbero avuto priorità nella campagna vaccinale. Inoltre ha riferito di non ricordare a chi effettivamente abbia somministrato il vaccino Pfizer e a chi ha inoculato fisiologica.

Il medico per non creare sospetti, faceva sottoscrivere ai “finti vaccinati” il consenso all’inoculazione del siero contro il covid-19, come previsto prima di una regolare vaccinazione, solo che i pazienti ricevevano soluzione fisiologica. Inoltre inseriva i dati dei pazienti che avevano ricevuto una iniezione di fisiologica invece del vaccino, nel terminale Asur, come se avessero effettivamente ricevuto il siero immunizzante.

Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, i poliziotti della Squadra Mobile dorica hanno eseguito una perquisizione presso l’ambulatorio dell’indagato all’interno del quale hanno acquisito documentazione utile per il proseguimento delle indagini.

Ad essere posto sotto sequestro dai poliziotti, la lista del consenso alla vaccinazione siglata da 30 pazienti, insieme alle agende del medico e al telefono cellulareL’ipotesi di reato, a carico dell’uomo, al momento è quella di falso ideologico e lesioni personali commessi da pubblico ufficiale. L’accusa di falso ideologico scaturisce dal fatto che avrebbe attestato di aver vaccinato alcuni suoi pazienti in una data in cui non disponeva ancora dei vaccino.

Gli inquirenti però non escludono anche altre imputazione per ulteriori eventuali violazioni che potrebbero essere accertate dalle indagini in corso. I poliziotti stanno indagando in particolare sull’ipotesi di reato relativa ad una eventuale distrazione dei vaccini dal circuito regolare.

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