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Vaccinazione over 80 al via: quasi 80.000 prenotazioni. Ecco chi sono le categorie fragili

Parte oggi nei 15 punti vaccinali della regione la somministrazione del vaccino Pfizer Biontech agli ultraottantenni. Tutto pronto ad Ancona dove hanno prenotato quasi 14mila anziani

ANCONA – «Sono quasi 80.000 le persone con più di 80 anni che si sono prenotate per le vaccinazioni». A dirlo è l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini. Scatta oggi, 20 febbraio, nelle Marche la campagna vaccinale contro il covid-19 fra gli over 80. Un evento molto atteso, vista l’impennata di contagi nell’Anconetano e i focolai che stanno interessando diverse zone della regione, con cluster che stanno interessando case di riposo, Rsa e alcune scuole. A spingere in alto i numeri è la variante inglese.

Se l’indice Rt ha raggiunto quota 0,91, in discesa rispetto alla scorsa settimana quando era 0,98, gli occhi sono tutti puntati sulla campagna vaccinale per mettere in sicurezza la popolazione ed evitare chiusure che mettono a rischio una economia già provata. Quindici i punti vaccinali allestiti nel territorio regionale che da stamattina alle 8 inizieranno la somministrazione del vaccino della casa farmaceutica Pfizer Biontech. «Iniziamo un percorso che durerà 21 giorni per la prima dose Pfizer – afferma l’assessore Saltamartini -, subito verrà indicato il giorno e l’ora per il successivo richiamo (sempre in 21 giorni)».

Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità

Per gli anziani che non si sono prenotati, circa 44mila sui 124mila che si vaccinano al di fuori delle Rsa (dove sono 9mila gli over 80 ospitati), «la vaccinazione sarà fatta nei distretti e negli ambulatori dei Medici di medicina generale – spiega l’assessore alla Sanità -, con i quali abbiamo avviato una trattativa a livello regionale, per surrogare il Governo che, in seguito alla crisi del gabinetto Conte, ha interrotta il tavolo di contrattazione. Chi non si prenota, dovrà recarsi successivamente negli ambulatori e, solo per chi ha l’assistenza domiciliare, la vaccinazione avverrà a domicilio».

Saltamartini precisa che «tutto il funzionamento del sistema ed i tempi di vaccinazione dipenderanno dal numero di vaccini che verranno forniti dalla struttura commissariale Covid 19» e aggiunge che «nei prossimi giorni saremo pronti per le altre categorie interessate.
È uno sforzo enorme quello che Asur sta facendo. Non previsto e non preventivabile. Con la collaborazione di tutti penso che raggiungeremo l’obiettivo che tutte le istituzioni si prefiggono».

Maurizio Mangialardi, capogruppo consiliare Pd

L’opposizione però lamenta ritardi sulla partenza della campagna negli over 80, con il Pd che va all’attacco. «Le Marche, regione con una delle percentuali più alte di popolazione anziana, sono state tra le ultime a far partire la campagna di vaccinazione degli over 80» afferma il capogruppo dei dem Maurizio Mangialardi. «Il mancato coinvolgimento dei medici di medicina generale e le numerose criticità segnalate dalle Usca in merito all’informazione degli anziani, che spesso vivono soli e senza familiari, o alla verifica della loro facoltà di spostarsi autonomamente verso le strutture sanitarie».

Antonio Mastrovincenzo, consigliere Pd

Critico anche il consigliere del Pd Antonio Mastrovincenzo che parla di «numero insufficiente dei punti in cui viene somministrata la vaccinazione solo quindici in tutta la Regione, mentre sono 57 solo nella provincia di Bologna, e comunque le altre regioni hanno stretto accordi con i medici di medicina generale per poter vaccinare gli anziani ultraottantenni». Complicata poi, secondo il consigliere dem la prenotazione con il centralino telefonico «perennemente intasato», mentre «ancora non si è fatto niente» per le vaccinazioni degli over 80 che hanno problemi a deambulare. così come per i disabili. «Le Marche sono ancora oggi al quindicesimo posto rispetto al numero di persone sul totale della popolazione che hanno ricevuto l’intero ciclo della vaccinazione e anche per quanto riguarda le prime dosi sono state somministrate ben 15mila dosi a persone che non rientrano nella categoria dei sanitari né delle Rsa, su questo abbiamo richiesto un accesso agli atti per verificare chi sono queste persone che hanno ricevuto la prima dose». Inoltre sostiene che «nelle Rsa la prima dose è stata somministrata solo al 60% degli ospiti un grosso problema perché scoppiano di continuo focolai».

LE CATEGORIE FRAGILI
Inoltre ha individuato i soggetti fragili per i quali scatterà la vaccinazione subito dopo quella degli over 80:  si tratta delle persone affette da malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio; malattie dell’apparato cardio-circolatorio; diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con indice di massa corporea BMI >30); insufficienza renale/surrenale cronica; malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; tumori e in corso di trattamento chemioterapico; malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi; immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV; malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali; malattie rare; patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari); epatopatie croniche; ed altre individuabili dai codici di esenzione degli assistiti. Queste verranno vaccinate dai medici di medicina generale negli ambulatori o a domicilio, mentre per chi è in percorso terapeutico (come ad esempio i dializzati), l’iniezione verrà eseguita nelle strutture ospedaliere o territoriali.

VACCINAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO E DELLE FORZE ARMATE
Dal 1° marzo sarà la volta del personale del mondo scolastico e dal 2 marzo delle forze dell’ordine, armate, vigili del fuoco, e personale operativo nei tribunali. Qui i percorsi saranno diversi: il personale scolastico e universitario «sarà vaccinato con le stesse modalità degli over 80 – afferma l’assessore -. Il sistema Poste sta predisponendo la piattaforma per la prenotazione online e con il numero verde.
Ieri l’Aifa ha validato il vaccino AstraZeneca fino all’età di 65 anni e i Ministeri interessati (Istruzione e Ricerca) stanno per fornire tutti i nomi dei dipendenti delle scuole e delle Università marchigiane».

I Comuni dovranno invece fornire i nomi del personale delle scuole materne comunali, «di cui non esiste un elenco né nazionale né regionale – prosegue -. Apprestati questi elenchi si procederà all’attivazione delle prenotazioni. Subito dopo si procederà alla vaccinazione, in corsie dedicate, nei punti già prestabiliti per gli over 80 che rimarranno aperti, per 42 giorni (21 per la prima dose e 21 per la seconda). Per le Forze armate e di Polizia saranno «i Comandi a indicare chi deve essere vaccinato, dove e quando, in accordo con Asur».

«È l’inizio di un percorso fondamentale – spiega la dirigente del Servizio Sanità Lucia Di Furia – che si affianca agli altri percorsi che sono in via di completamento e che sono rispettivamente quello sugli operatori e gli ospiti delle strutture residenziali e delle case di riposo».

Stefano Foresi, assessore del Comune di Ancona

L’assessore alla Protezione civile del Comune di Ancona Stefano Foresi spiega che all’impianto sportivo Paolinelli, dove saranno vaccinati gli over 80, è tutto pronto per la grande partenza. Dieci le postazioni operative, oltre alle due per l’accettazione e la preparazione del vaccino (12 in totale), dove saranno somministrate le dosi agli ultraottantenni, da una trentina di operatori sanitari: qui verranno vaccinati 480 anziani al giorno dei 13-14mila over 80 che si sono già prenotati, «un numero molto alto» come evidenzia l’assessore Foresi. «Prosegue la collaborazione tra Regione, Asur e Comune di Ancona – prosegue -: ci è sembrato giusto e responsabile allestire la struttura con gli arredi necessari per procedere alla campagna vaccinale. Abbiamo sentito questa responsabilità, come capoluogo di regione e di provincia». Una collaborazione che Foresi definisce «importante» e che afferma «deve continuare, perché è una filiera istituzionale fondamentale» nella lotta alla pandemia.

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