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Uscita Nord dal porto di Ancona: scontro tra 5 Stelle – Mancinelli. Coltorti: «Come e soprattutto dove si farà?»

Si riaccende la polemica sulla bretella di collegamento fra lo scalo dorico e la Strada Statale 16. A puntualizzare, dopo le dichiarazioni della sindaca di Ancona, è il presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato che pone l'accento sul tragitto dell'opera

Porto di Ancona
Porto di Ancona (Foto di Fabio Grillo)

ANCONA – Scatta la polemica sull’uscita a Nord dal porto di Ancona. All’indomani delle dichiarazioni della sindaca Valeria Mancinelli, che in un video messaggio postato sulla sua pagina Facebook aveva rassicurato sul fatto che l’iter dell’opera stesse andando avanti, una conferma ricevuta dalla ministra De Micheli, arriva lo stop dai 5 Stelle.

A puntualizzare è il presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato Mauro Coltorti che frena sul tragitto dell’opera: «Si farà? Ma come e soprattutto dove si farà?». La Mancinelli ha infatti dichiarato che per la bretella di collegamento tra il porto e la Strada Statale 16 «l’Anas ha predisposto il progetto preliminare, cioè ha individuato il tracciato che passerà nell’area Bartoletti e si congiungerà alla variante della Statale dietro l’ospedale di Torrette».

Un progetto che però era già finito al centro delle polemiche in uno scontro fra il senatore jesino del Movimento 5 Stelle e la sindaca anconetana del Pd, tutto incentrato sulla frana che il nuovo tratto andrebbe a coinvolgere.

Mauro Coltorti, presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato

«Dalla descrizione – osserva Coltorti – sembra che la strada passi attraverso la parte settentrionale della frana di Ancona, in un luogo dove nel 1982 si creò un gradino di circa 2 metri. In questo tratto sarebbe previsto un viadotto e una galleria. Una ulteriore galleria sarebbe prevista nel tratto a sud dell’ospedale di Torrette. Anche in questo tratto il completamento dell’ospedale venne impedito per lungo tempo dalla necessità di intervenire per bloccare i movimenti di una seconda grande frana».

Secondo il senatore le frane costituiscono dei «vincoli alla realizzazione delle opere che sarebbe bene si imparassero ad evitare». Nel puntualizzare che «la tecnica non permette di risolvere tutti i problemi soprattutto con spessori elevati e in un’area sismica come quella di Ancona», evidenzia che  «sarebbe veramente una beffa per la città se dopo decenni di attesa si realizzasse un’opera che potrebbe essere compromessa in qualsiasi momento dalla riattivazione di una di queste frane».

Il presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato, geologo, osserva che «la riattivazione della frana di Ancona comprometterebbe sia la strada che la ferrovia, mentre quella a sud dell’ospedale potrebbe compromettere l’ospedale stesso che sinora è il principale delle Marche». Insomma se da un lato è positivo che l’uscita a Nord sia stata inserita nel Decreto Semplificazioni tra le 130 opere prioritarie, dall’altro per Mauro Coltorti occorre fare attenzione.

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