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Turismo, le Marche puntano sulla birra: verso il passaporto digitale, percorsi ed eventi

Il progetto coinvolge 21 comuni marchigiani e prevede la realizzazione di un portale con percorsi turistici, eventi e birrifici e una brochure

ANCONA – Le Marche per prime in Italia puntano sul turismo legato alla birra. L’iniziativa è stata illustrata questa mattina in Regione dall’assessore della Regione Marche con deleghe economiche e all’artigianato Andrea Maria Antonini, dal vice presidente dell’Associazione nazionale ‘Città della birra’ Giovanni Breccia, sindaco di Monte Porzio, dal direttore Luca Marcelli, e da Massimo Cardellini, consigliere delegato dal Comune di Apecchio, dove ha sede l’associazione. Il progetto è realizzato anche in collaborazione con l’associazione di produttori ‘Marche di birra’. I birrifici artigianali sono i protagonisti del progetto che si chiama ‘Le strade della Birra’ che punta a valorizzare non solo queste attività, ma l’intero territorio, creando una vera e propria nicchia nel mercato turistico.

Ventuno i comuni marchigiani coinvolti, sede di birrifici, altri due comuni si trovano in Umbria e in Abruzzo. Il progetto prevede la realizzazione di un ‘passaporto digitale’ che garantirà agli appassionati della ‘bionda’, sconti e vantaggi. Sarà realizzata una brochure in cui verranno indicati i birrifici artigianali e indicazioni turistiche sui luoghi da visitare, inoltre è prevista anche la realizzazione di un sito web in cui trovare informazioni e dove scaricare con qr il ‘passaporto digitale’.

La presentazione

Una sezione del sito sarà dedicata alla commercializzazione dei prodotti, alle degustazioni e alle visite nei birrifici, agli eventi, musei e punti di interesse, alle attività sportive, culturali e di svago, alle strutture ricettive e si ristoranti delle aree coinvolte. L’assessore Antonini ha evidenziato che la birra rappresenta «una porta di accesso diffusa sul territorio e veicolo di conoscenza della vasta gamma di offerte turistiche esperienziali, soprattutto legate all’ambiente, che le Marche sono in grado di offrire ai visitatori».

Un settore in cui le Marche vantano una eccellenza, tanto che negli ultimi cinque anni, due aziende marchigiane hanno vinto il premio come birrificio artigianale dell’anno: nel 2019 Mukkeller di Porto Sant’Elpidio e nel 2021 MC77 di Serrapetrona. Per questo Antonini ha rimarcato che la produzione di birra ha un ruolo importante nelle Marche e che le strutture sono attrezzate per accogliere i turisti che certamente arriveranno attratti dalla nuova proposta.

Dopo Toscana e Lazio, le Marche sono la regione dell’Italia centrale con la più alta concentrazione di microbirrifici, «ciò – spiega l’assessore – testimonia la vitalità del comparto e dei birrifici marchigiani, la maggior parte dei quali sono gestiti da giovani imprenditori che hanno manifestato un forte spirito d’iniziativa impegnandosi in un settore innovativo. Molti birrifici poi si trovano nell’entroterra, la loro promozione si intreccia con quella legata ai borghi marchigiani».

Nelle Marche esistono oltre 40 birrifici tra agricoli, artigianali e sono circa 700mila gli appassionati di birra artigianale. Le Marche sono la quinta regione in Italia per produzione di orzo e i suoi birrifici producono oltre 300 tipi di birre. La Regione si è anche dotata di una legge per la promozione e valorizzazione della birra artigianale ed agricola, che prevede l’individuazione di un soggetto per l’attuazione di queste specifiche azioni, individuato tramite bando, nell’Associazione nazionale ‘Città della birra’ (nata nel 2015) che conta 23 Comuni, di cui 21 marchigiani (Apecchio, Sassocorvaro, Monte Cerignone, Pesaro, Fermignano, Colli al Metauro, Fano, Monte Porzio, Cantiano, Serra Sant’Abbondio, San Lorenzo in Campo, Arcevia, Corinaldo, Monsano, Cupramontana, Serrapetrona, Morrovalle, Colmurano, Ripe San Ginesio, Petritoli, Comunanza) e il Comune di Montone in Umbria e quello di Fossa in Abruzzo.

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