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Ancona, tredici domande al candidato sindaco: Marco Battino

Il concorrente alla carica di primo cittadino alle prossime Comunali per la lista Ripartiamo dai Giovani interviene sui temi caldi che interessano la città, dal porto alla viabilità, dall'area marina protetta ai parcheggi

Marco Battino, candidato sindaco per Ripartiamo dai Giovani

ANCONA – Tredici domande alla candidata, o al candidato. E’ il format con cui CentroPagina si avvicina alle prossime elezioni Comunali che chiameranno gli anconetani alle urne il 14 e 15 maggio 2023, con eventuale ballottaggio due settimane dopo. Tredici temi «caldi» che abbiamo posto identici a ciascun concorrente alla poltrona di primo cittadino, o prima cittadina. Dopo Ida Simonella è il turno di Marco Battino, candidato sindaco per la lista civica Ripartiamo dai Giovani. Perché tredici? Perché è un numero particolare, magico, che porta fortuna e sfortuna al tempo stesso, e che è anche identitario, visto che tredici sono le cannelle della Fontana del Calamo, simbolo cittadino.

1) Qual è il tratto distintivo di Ancona?
«La storia anconetana si può respirare e apprezzare in ogni angolo della nostra magnifica città, la cultura e le tradizioni rendono l’identità anconetana il nostro più grande patrimonio. E’ questo mix tra storia, cultura e paesaggio che rende Ancona così unica. Gli anconetani sono gli ambasciatori perfetti delle bellezze della nostra antica città di mare».

2) Qual è il suo luogo del cuore, in città?
«Personalmente apprezzo molto poter passeggiare tra le vie della nostra città, uno dei luoghi in cui non mi stancherò mai di trascorrere del tempo è sicuramente il Parco Belvedere di Posatora. Sedermi nel verde e godermi la bellezza e la maestosità della mia città non ha eguali».

3) Area Marina protetta, sì o no e perché?
«Siamo aperti al dialogo, ma crediamo che sia importante capire come vada fatta e se ci sono le condizioni necessarie per realizzarla. Da dove arriverebbero le risorse per poter mantenere il nuovo ente? Che impatto avrebbe l’istituzione dell’Amp sul bilancio del porto turistico e dei porticcioli anconetani? Che impatto avrebbe sui posti di lavoro dei porti prima citati e sui posti di lavoro dell’indotto? Sarebbe sufficiente applicare la legge nazionale che prevede una distanza minima delle imbarcazioni dalla costa di 300 metri? Crediamo sia importante trovare delle risposte a queste semplici domande prima di poter istituire l’Amp».

4) Banchina grandi navi, sì o no e perché?
«Siamo contrari alla banchina per le grandi navi e al banchinamento del Molo clementino. Crediamo che il traffico in entrata nel porto di Ancona sia sufficiente e che più che parlare di banchinamento di zone del porto antico sarebbe più opportuno riuscire a gestire il flusso turistico in entrata in modo produttivo, evitando che i tanti visitatori preferiscano raggiungere altri comuni limitrofi invece di fermarsi ad Ancona».

5) Parcheggi in centro, quali soluzioni propone?
«La crisi parcheggi in centro è evidente, proponiamo l’istituzione di alcuni parcheggi con una modalità di sosta massima di 2 ore, così da consentire a più persone di trovare parcheggio e raggiungere il centro storico».

6) Manutenzione delle strade e del verde urbano, cosa fare?
«E’ urgente intervenire sui manti stradali e marciapiedi della città, come tutti sappiamo sono in pessime condizioni. La sicurezza degli anconetani non può attendere. Sono molte le aree verdi in pessime condizioni, proponiamo un censimento di tali aree e di sviluppare una serie di collaborazioni con istituti scolastici e associazioni per rilanciarle».

7) Quali novità da mettere in campo in tema di maggiore sicurezza per i cittadini?
«La polizia locale può svolgere un ruolo fondamentale in tema prevenzione, oltre al compito prezioso di sorvegliare sulla viabilità, è necessario che ci siano degli occhi in più per le forze di polizia. Proponiamo di incrementare i servizi di pattugliamento a piedi e in macchina anche da parte della polizia locale con molta attenzione alle situazioni non legate alla viabilità ma di ordine pubblico, il tutto come deterrente verso comportamenti scorretti. Crediamo che il rapporto cittadino-forze dell’ordine, se instaurato in maniera stabile, possa essere funzionale alle attività sopra descritte, quindi vogliamo che ci siano diversi presidi fissi della polizia locale in diversi quartieri e, se possibile, che venga reintrodotta la figura del vigile di quartiere».

8) Tema giovani: cosa vogliono i giovani di Ancona, residenti e studenti fuori sede, per loro e per la città?
«I giovani vogliono sentirsi parte di questa comunità. Ancona è una città capoluogo di regione, e città universitaria con circa 17mila studenti; città e università dovrebbero riuscire a camminare fianco a fianco, cercando di integrare questi due mondi. Chiediamo luoghi di aggregazione, eventi culturali, ricreativi, lavoro qualificato, opportunità e molto altro».

9) Lotta all’inquinamento: quali sono le scelte indispensabili e prioritarie?
«Ridurre le emissioni inquinanti è il punto principale. Vogliamo l’efficientamento energetico delle strutture comunali, scuole, palestre eccetera. Il completamento dell’anello filoviario, programmi di educazione ambientale e alla sostenibilità, incentivare l’uso del trasporto pubblico attraverso politiche mirate e la riapertura della stazione marittima come metro di superficie».

10) Trasporti e mobilità: metro di superficie, magari con la riapertura della stazione marittima, oppure altre opzioni?
«Sì, appunto, vorremmo riaprire la stazione marittima come metro di superficie così da ridurre il traffico in entrata e in uscita dal centro storico. Il trasporto pubblico verso le frazioni va completamente rivisto. Le corse vanno incrementate, almeno durante il fine settimana, così da permettere alle 8mila persone residenti nelle frazioni di raggiungere il centro città con i mezzi pubblici».

11) Turismo, punto primo: Ancona oggi è una città attrattiva?
«La bellezza storica, culturale e paesaggistica della nostra città la rende sicuramente molto attrattiva. Purtroppo, molti luoghi storici sono lasciati all’abbandono e i servizi dedicati ai turisti sono quasi inesistenti».

12) Turismo, punto secondo: cosa le serve per crescere e diventare più attrattiva per chi viene da fuori?
«Le proposte sono molteplici. Dobbiamo recuperare i luoghi abbandonati, dandogli una seconda vita. Vogliamo creare una serie di itinerari turistici dedicati proprio a chi sbarca nel nostro porto. Organizzare un sistema di servizi in grado di accompagnare il turista durante tutto l’arco della sua permanenza in città, anche attraverso la realizzazione di altri infopoint nelle zone più attrattive della città. La definizione e costituzione del brand Ancona attraverso corrette attività di brand identity e brand positioning. La realizzazione di itinerari enogastronomici. La riapertura di un ostello della gioventù consentirebbe a tanti giovani di poter raggiungere la nostra città».

13) Commercio: come rivitalizzare il centro cittadino e le economie di quartiere?
«Per prima cosa dobbiamo riuscire a rimuovere urgentemente le barriere che impediscono di farlo a chi vuole investire nella nostra città. L’istituzione di una consulta del commercio e la pianificazione con le attività economiche locali di azioni mirate possono essere ottimi strumenti. Prevedere eventi di qualità durante tutto l’anno in diverse zone della città capaci di attirare l’interesse dei cittadini».

La precedente intervista Tredici Domande è quella realizzata con la candidata sindaca Ida Simonella

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