Ancona-Osimo

Ancona, tredici domande al candidato sindaco: Enrico Sparapani

Le risposte del candidato sindaco dei Cinque Stelle ai problemi cruciali della città, dall'inquinamento ai giovani, dal porto alla viabilità, ma anche altre proposte

Enrico Sparapani

ANCONA – Tredici domande al candidato. È il format con cui CentroPagina si avvicina alle prossime elezioni Comunali che chiameranno gli anconetani alle urne il 14 e 15 maggio 2023, con eventuale ballottaggio due settimane dopo. Tredici temi «caldi» che abbiamo posto identici a ciascun concorrente alla poltrona di primo cittadino, o prima cittadina. Dopo Ida Simonella, Marco Battino, Francesco Rubini e Roberto Rubegni, stavolta tocca a Enrico Sparapani, candidato sindaco per il Movimento Cinque Stelle. Le domande, appunto sono tredici. Perché tredici? Perché è un numero particolare, magico, che porta fortuna e sfortuna al tempo stesso, e che è anche identitario, visto che tredici sono le cannelle della Fontana del Calamo, simbolo cittadino.

1) Qual è il tratto distintivo di Ancona?
«Il porto antico, con i suoi 2500 anni di storia, i suoi reperti storici e anche l’anfiteatro romano, ma pure la morfologia della costa che si affaccia sull’Adriatico e che è unica. Altro punto distintivo di Ancona è il sole che nasce e che tramonta sul mare».

2) Qual è il suo luogo del cuore, in città?
«Pochi dubbi: la pista di pattinaggio del Passetto, dove ho passato tanti anni della mia infanzia, dove mi sono divertito e ho conosciuto tanta gente. Si potrebbe dire anche il Passetto, in generale, però la pista di pattinaggio è assolutamente il mio luogo del cuore».

3) Area marina protetta, sì o no e perché?
«, anche se non è una priorità. Sì perché sarebbe la degna conclusione di un percorso che riguarda tutto l’ambiente anconetano, partendo dal Monte Conero che è già parco, per arrivare al vincolo dell’acqua. Anche per il Conero sono state fatte marce, a suo tempo, perché c’erano persone che erano contrarie. Quest’area marina protetta del Conero non va vista come i suoi detrattori l’hanno dipinta. Servirà sicuramente un incontro con operatori del mare e della pesca prima di poterla realizzare, ma intanto sarebbe solo con zone B e C, che possono essere utilizzate anche dai diportisti, con alcune limitazioni. Il problema è che molte persone sono abituate a utilizzare la costa come pare a loro, invece dobbiamo imparare a rispettare l’ambiente e il mare, sappiamo che la situazione ambientale è sempre più complessa e certe scelte sono inevitabili».

4) Banchina grandi navi, sì o no e perché?
«Siamo assolutamente contrari alla realizzazione di quel molo per le navi da crociera. È molto semplice la questione: sarebbe un prolungamento dell’arco storico e finirebbe per essere solo una colata di cemento che svilisce il nostro patrimonio culturale, quello relativo al porto, alla zona dei due archi, che è parte della storia cittadina. Siamo contrari anche perché andrebbe a creare traffico in quella zona e invece noi vorremmo utilizzare tutto il porto antico e storico per destinarlo al turismo e agli eventi. Tra l’altro noi abbiamo l’idea di realizzare una piazza sotto a piazza della Repubblica, che riporti gli anconetani a contatto con il mare, con annesso un museo sulla storia di Ancona e sulla pesca da realizzare nell’edificio che ospitava la stazione marittima».

5) Parcheggi in centro, quali soluzioni propone?
«Sono contrario a nuovi parcheggi in centro. Abbiamo valutato negli anni che il parcheggio a pagamento in centro non porta nessun miglioramento dell’economia, anche perché all’anconetano non piace pagare il parcheggio. Servono parcheggi scambiatori esterni, soprattutto per i pendolari e per chi ha attività economiche nel centro di Ancona».

6) Manutenzione delle strade e del verde urbano, cosa fare?
«Gli asfalti bisogna farli bene, non solo di pochi centimetri, farne meno ma realizzarli bene. Per la manutenzione del verde i dipendenti del Comune sono sei, di cui due con problemi fisici. È una struttura che serve solo per manutenzioni veloci e così l’amministrazione si affida a imprese esterne. Bisogna realizzare una struttura che gestisca il verde, fondamentale per il decoro e per il turismo e per dare attrattività alla città».

7) Quali novità da mettere in campo in tema di maggiore sicurezza per i cittadini?
«La sicurezza viene gestita dalle forze dell’ordine, ma dare più sicurezza serve partire dal maggior decoro della città, sentirsi appartenenti alla stessa, poi serve la collaborazione con le forze dell’ordine. Altra questione che si lega alla sicurezza: siamo totalmente contrari al proibizionismo, è inutile».

8) Tema giovani: cosa vogliono i giovani di Ancona, residenti e studenti fuori sede, per loro e per la città?
«Parto dal presupposto che il 60% degli studenti residenti sono andati via da Ancona, sono dati Istat relativi al 2022. Se vogliamo mantenere i giovani ad Ancona bisogna dare loro una speranza di lavoro, rendere Ancona una città più attrattiva, più turistica, aiutare le attività economiche. Bisogna recuperare i contenitori inutilizzati per farli vivere dai giovani, ma non come s’è fatto sempre con i centri sociali».

9) Lotta all’inquinamento: quali sono le scelte indispensabili e prioritarie?
«Le scelte sono due: la diminuzione del traffico veicolare in città con l’utilizzo di parcheggi scambiatori e poi l’allontanamento delle navi fino all’ex Zipa. I dati di inquinamento di Ancona dicono che è molto inquinata, abbiamo bisogno di lavorare su questi due punti per la salute dei cittadini».

10) Trasporti e mobilità: metro di superficie, magari con la riapertura della stazione marittima, oppure altre opzioni?
«Immediata riapertura della stazione marittima per diminuire il traffico e portare i pendolari al lavoro tramite la stazione marittima, si faceva anche prima e si può tornare a fare, per collegare Ancona con l’accesso da nord e quello da sud».

11) Turismo, punto primo: Ancona oggi è una città attrattiva?
«No, non è assolutamente attrattiva».

12) Turismo, punto secondo: cosa le serve per crescere e diventare più attrattiva per chi viene da fuori?
«In primo luogo bisogna farla conoscere, con spot pubblicitari e pacchetti turistici organizzati con il Comune, con un’app, con un sito realizzato apposta. E poi migliorare il decoro urbano, avere negozi aperti. Abbiamo il progetto di realizzare musei virtuali, in modo da poter mostrare tutti quei reperti che oggi in città non ci sono più».

13) Commercio: come rivitalizzare il centro cittadino e le economie di quartiere?
«Abbiamo fatto diversi incontri con le associazioni di categoria: serve il contatto con chi conosce maggiormente il commercio, per capire cosa manca e cosa serve. E poi serve un cartellone di eventi per dare respiro alle attività. Eventi da incentivare anche durante l’estate, quando Ancona è praticamente deserta. Eventi sulle eccellenze marchigiane, ma anche altro: una mia idea, sulla falsariga del Jamboree di Senigallia, sarebbe quella di creare un evento ad Ancona per riproporre gli spensierati Anni Ottanta».

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