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Tragedia di Corinaldo, chiuso il secondo filone di inchiesta

Sono 19 gli indagati, si è aggiunto un addetto alla sicurezza che prestava servizio all'uscita del locale dove sono morte 6 persone

Lanterna Azzurra
I mazzi di fiori fuori dalla Lanterna Azzurra un anno dopo la strage

ANCONA – Chiuse le indagini relative al secondo filone dell’inchiesta sulla tragedia di Corinaldo. La notifica è arrivata nella giornata di ieri, all’indomani della sentenza nel processo con rito abbreviato ai 6 componenti della banda dello spray, tutti condannati a pene comprese fra i 10 e i 12 anni di carcere per omicidio preterintenzionale,  lesioni personali anche gravi. Il gruppetto aveva spruzzato una sostanza urticante all’interno della Lanterna Azzurra scatenando il panico e la fuga dal locale nel quale sono morti 5 adolescenti e una mamma 39enne e sono rimaste ferite 200 persone nella notte fra il 7 e l’8 dicembre 2018.

All’altro filone di indagine, che riguarda le responsabilità sulle misure di sicurezza adottate nel locale, il sovraffollamento e i permessi rilasciati alla struttura, è stato aggiunto un nuovo indagato, si tratta dell’addetto all’uscita di sicurezza numero 3 del locale, quella dove si verificò la tragedia e morirono le 6 persone travolte dalla calca nel fuggi fuggi dal locale. Sono dunque 19 gli indagati, fra quali figurano altri 2 addetti alla sicurezza, 4 persone della proprietà dell’immobile che ospita la Lanterna Azzurra, altre 5 della Società Magic srl che gestiva il locale e altre 7 persone della Commissione di Vigilanza.  I reati ipotizzati dalla Procura sono omicidio colposo plurimo, disastro colposo, lesioni personali, falso ideologico e apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo.

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