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Torrette, linea dura sui sanitari non vaccinati: sospesi in 4, nessun ricollocamento possibile

La commissione istituita per valutare le loro posizioni non ha trovato altre mansioni non a rischio di diffusione del virus in cui ricollocarli. Sono tutti lavoratori del comparto

Antonello Maraldo (immagine di repertorio)

ANCONA – Scattano da oggi – 12 agosto – le prime sospensioni per 4 sanitari, dipendenti degli Ospedali Riuniti di Ancona, non vaccinati contro il Covid-19.

Il provvedimento, in linea con quanto disposto dal decreto legge che ha introdotto la vaccinazione obbligatoria contro il virus per i sanitari, viene erogato nei confronti 4 dei 6 dipendenti di cui l’Asur Marche ha comunicato i nominativi nei giorni scorsi: uno di loro il 10 agosto, appena ricevuta la comunicazione delle ferie d’ufficio, ha subito provveduto a farsi inoculare la prima dose del vaccino, mentre l’altro è in malattia e si attende il suo rientro.

I 4 dipendenti sospesi, fanno tutti parte del comparto (infermieri, Oss, tecnici e altre figure) ed erano stati messi in ferie d’ufficio per 48 ore. La commissione costituita ad hoc dalla direzione aziendale di Torrette per valutare le singole posizioni e trovare soluzioni di ricollocamento, dopo essersi riunita questa mattina – 11 agosto -, ha stabilito che non ci sono altre mansioni non a rischio di diffusione del virus, ovvero non a contatto con pazienti e altri colleghi dove poter spostare i 4 sanitari.

Tra i criteri di ricollocamento per questi dipendenti non in regola con la vaccinazione, erano stati definiti dei criteri per evitare il rischio di diffusione del virus, fra i quali quello di lavorare al di fuori di ambulatori e reparti dove si trova l’utenza, in stanze singole, in smart working o all’aperto, ma non essendoci tali disponibilità, visto che si tratta di soli ruoli tecnico-amministrativi, nei loro confronti è scattata la sospensione, valida fino al 31 dicembre, data di scadenza dello stato d’emergenza.

I dipendenti potranno rientrare in servizio solo se si metteranno in regola con l’obbligo vaccinale, e per tornare al lavoro basta anche la somministrazione di una sola dose di vaccino contro il Covid per far decadere la sospensione, ma se poi non ottemperano anche alla seconda dose il provvedimento di sospensione riprende di nuovo.

«Ringrazio la commissione di aver svolto celermente e con precisione in un periodo dell’anno abbastanza complesso, un lavoro attento di ricognizione e di valutazione delle possibilità di ricollocamento – commenta il direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti di Ancona, Antonello Maraldo -. Personalmente auspico che questi colleghi possano cambiare idea e vaccinarsi per ritornare nei ranghi, perché anche di loro abbiamo bisogno».

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