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Tipicità, al via dall’11 al 13 marzo al Fermo Forum. Tra volti noti e chef stellati, 164 gli eventi

La 31esima edizione del Festival sarà presente nell'home page del portale Italia.it del Ministero del Turismo tra le manifestazioni da non perdere in Italia. Una vetrina sul bello, buono e ben fatto delle Marche

Da sinistra Bindelli, Acquaroli, Serri e Monachesi

ANCONA – «Un nuovo padiglione che privilegia le ultime tendenze, la Tanzania come ospite d’onore» e poi «la presenza di tanti territori italiani, dalle Alpi alla Sicilia, che intrattengono rapporti con noi». Così Angelo Serri, patron di Tipicità ha presentato così la 31esima edizione di Tipicità Festival che si svolgerà l’11, il 12 e il 13 marzo al Fermo Forum di Fermo. L’evento quest’anno sarà presente nell’home page del portale Italia.it del Ministero del Turismo tra le manifestazioni da non perdere in Italia.

«Riprendiamo a tutti gli effetti i percorsi che avevamo già tracciato – ha aggiunto Serri – e che si erano interrotti in presenza a causa della pandemia, durante la quale abbiamo sempre mantenuto un fil rouge». Una edizione ricchissima costellata dalla presenza di chef stellati da tutta Italia, di numerosi volti noti della Tv e della Radio, da 5 Paesi esteri presenti, da delegazioni da 11 regioni italiane, da 164 eventi e 160 realtà in catalogo.

La 31esima edizione, promossa da Tipicità è organizzata dal Comune di Fermo in partnership con il Banco Marchigiano e gli Atenei di Ancona, Camerino e Macerata, in collaborazione con Regione Marche, Camera di Commercio delle Marche, Anci Marche, Comune di Ancona, Comune di Porto Recanati, Comune di Porto San Giorgio, Comune di Porto Sant’Elpidio a Mare, UM Esino Frasassi, UM Marca di Camerino, UM Catria e Nerone, è patrocinata dal Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

Oltre alla Tanzania, ospite ufficiale della 31esima edizione, saranno presenti anche altri Paesi esteri, ovvero Olanda, Inghilterra, Sud Africa e Ungheria, e 11 delegazioni italiane da Trentino Alto Adige, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Campania, Calabria e Sicilia. Quattro i percorsi espositivi: Tipicità Experience (il sentiero delle esperienze), Biocreativi (cultura del buon cibo ed idee del gusto), Autockthon (viaggiando lungo il Vigneto delle Marche) e Mercatino (per scoprire, degustare e acquistare).

Tra i volti noti che giungeranno nelle Marche, Marco Ardemagni, Gioacchino Bonsignore, Monica Caradonna, Roberta Morise, Nicola Prudente alias Tinto, Giovanna Ruo Berchera, Silvestro Serra. Una vetrina importante «per il bello e il buono delle Marche» ha detto Serri, riferendosi alle eccellenze enogastronomiche, al fashion, all’artigianato e al turismo. Tra i numerosi eventi: show cooking, degustazioni guidate, approfondimenti, convegni, interviste e confronti.

Parlando della presenza degli chef stellati, ormai una costante nelle ultime edizioni, Serri ha citato due donne: Silvia Baratti dalla Toscana e Rossanna Marziale dalla Campania. «Abbiamo anche i nostri stellati, ma anche tanti emergenti che dagli stellati prendono linfa: tanti ragazzi che non hanno stelle ma che sono di grandissimo valore». «Una edizione importante – ha concluso – che vede un entusiasmo maggiore del solito perché finalmente ci siamo, speriamo, liberati dal peso della pandemia».

Tipicità per il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, è una «ulteriore e straordinaria opportunità per mostrare a chi ancora non ha conosciuto le nostre eccellenze e soprattutto l’autenticità del nostro territorio, che riesce a mantenere intorno ai valori che ci contraddistinguono, soprattutto a livello enogastronomico, ma non solo, manifatturiero e tante altre realtà, una bellezza intatta». «Il marketing territoriale, il valore aggiunto dell’impressione e dell’idea che riusciamo a trasmettere della nostra regione – ha aggiunto Acquaroli – è fondamentale per creare valore attorno alla nostra regione e al prodotto della nostra regione e soprattutto all’immaginario collettivo. Su questo stiamo lavorando, ma vedo che già i primi risultati sono tangibili, è un trend positivo e dobbiamo cogliere questa occasione».

«L’esperienza di Tipicità – ha concluso il governatore – è assolutamente unica perché è riuscita, ed ha puntato fin dall’inizio del suo percorso, tantissimi anno fa ormai, a costruire il binomio tra i prodotti e l’immagine della regione e credo che questo binomio sia cresciuto negli anni e diventato centrale. Ha cercato anche di sopperire ad una carenza sotto gli occhi di tutti. Oggi con Tipicità abbiamo una vetrina intorno alla nostra regione, una vetrina che ci mostra e ci fa comprendere la qualità e l’eccellenza, la forza dei prodotti del nostro territorio e dell’imprenditorialità dei nostri cittadini».

«La Regione è ben consapevole del ruolo di Tipicità nella promozione del territorio e per questo rafforzeremo ancora  la collaborazione – ha aggiunto l’assessore Andrea Maria Antonini – per valorizzare non solo i nostri prodotti di qualità, ma anche la nostra capacità di trattare le materie prime di eccellenza che abbiamo. L’obiettivo è far conoscere le Marche come regione del benessere e del buon vivere dove passare le vacanze o anche, dove prendere la residenza».

«È una grande conquista della normalità» ha detto il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, aggiungendo questo «fa un grande piacere» perché consente di «rivivere Tipicità al pieno della propria vitalità. Per il territorio significa farsi conoscere perché la manifestazione è partita da Fermo, ma in questi anni si è declinata sempre di più nel territorio delle Marche, e quando si parla di Tipicità si parla anche un po’ di Fermo che ne è la culla, e anche fuori dai confini regionali e nazionali. Questi – ha concluso – sono risultati molto importanti».

Il vice presidente del Banco Marchigiano Marco Bindelli ha ricordato: «Ormai da due – tre anni siamo diventati una banca a carattere regionale perché con l’acquisizione e con la fusione di due altre banche, operiamo dal Nord al Sud delle Marche, e addirittura ci siamo estesi anche alla parte iniziale dell’Abruzzo. Per noi, oltre che un piacere, è quasi un dovere perché Tipicità è vicina alla territorialità alle piccole e medie imprese e alle famiglie, il nostro stesso settore di competenza. Speriamo di poter continuare anche negli anni a venire ad aiutare lo sviluppo di queste iniziative».

Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, che ha fatto ingresso nella compagine di Tipicità., spiega «abbiamo riiniziato quella che era la manifestazione ‘Le Terre del Tartufo’ con gli organizzatori di Tipicità e il percorso ha previsto anche la nostra partecipazione alla Bit di Milano e conseguentemente siamo co-organizzatori di questa edizione di Tipicità finalizzata a promuovere il nostro territorio, i prodotti, le bellezze paesaggistiche, la biodiversità. Attraverso questo leitmotiv cerchiamo di ridare opportunità e reddito ai nostri cittadini che si trovano in difficoltà.

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