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Suicidio medicalmente assistito, Mario denuncia Asur e Comitato Etico della Regione Marche per tortura

Il tetraplegico 43enne ha denunciato Asur e Comitato Etico della Regione Marche per tortura. L'uomo ha chiesto di accedere al suicidio medicalmente assistito

ANCONA – Nuova azione legale di Mario, il 43enne tetraplegico che ha chiesto di accedere al suicidio medicalmente assistito dopo essere rimasto immobilizzato da più di 10 anni in conseguenza di un incidente stradale. Questa volta il 43enne ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Ancona per il reato di tortura, Asur Marche e il Comitato Etico della Regione Marche – Cerm.

Nei mesi scorsi Mario, con il supporto dell’Associazione Luca Coscioni, si era già reso protagonista di una serie di diffide verso Asur per sollecitare le verifiche sul farmaco da impiegare per il suicidio assistito, dopo che il Tribunale di Ancona aveva disposto per l’uomo la verifica delle condizioni per accedere al suicidio assistito e le modalità di somministrazione, in linea con quanto sancito dalla Corte costituzionale con la sentenza Cappato/Antoniani.

Il 43enne aveva anche scritto al ministro della Salute Roberto Speranza e al premier Mario Draghi, per sollecitare sulla questione. Dopo il parere del Comitato etico, di cui si è avuta notizia il 23 novembre, sembrava che la strada fosse in discesa per Mario, ma non è stato così. Per questo l’uomo ha deciso di «denunciare penalmente gli ostruzionismi e le omissioni che continuano ad ostacolare l’accesso ad un diritto costituzionale», si legge nella nota stampa.

Filomenca Gallo, segretario Associazione Coscioni e avvocato di Mario

Il legale del 43enne, Filomena Gallo (del collegio legale dell’Associazione Luca Coscioni), fa sapere che «il nuovo esposto arriva a seguito del protrarsi ingiustificato di condotte ostruzionistiche poste in essere dalle istituzioni competenti, nei confronti di un malato le cui condizioni peggiorano di giorno in giorno nonostante una sentenza della Corte costituzionale ed un provvedimento del Tribunale abbiano ordinato all’azienda sanitaria ed al comitato etico di attivarsi per rendere il diritto di Mario effettivo».

Mario in una nota stampa dell’Associazione Coscioni ha dichiarato: «I responsabili sono le persone che fanno le leggi e che chiedono a noi cittadini di rispettare mentre sono loro i primi a non rispettarle».

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