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Smog, nelle Marche limiti di polveri sottili superati in alcune città. Passerini: «Per ridurre le emissioni serve l’impegno di tutti»

Dal 12 al 20 febbraio sono 24 i superamenti del valore limite giornaliero per il PM10, registrati dalle centraline dell'Arpa Marche. Abbiamo commentato i dati con il professor Giorgio Passerini

«La meteorologia ha un ruolo importantissimo per quanto riguarda l’inquinamento ambientale: gli inquinanti come le polveri sottili possono essere eliminate solo per deposizione al suolo e successivo dilavamento». A spiegarlo è il professor Giorgio Passerini, docente di Fisica Tecnica Ambientale all’Università Politecnica delle Marche.

Tra le condizioni meteorologiche che favoriscono la dispersione degli inquinanti dell’aria ci sono «la bassa pressione, che favorisce lo spostamento verso l’alto delle polveri sottili, e la ventilazione. Nel quadro meteorologico attuale, però, gli inquinanti restano ‘schiacciati’ al suolo il 70-80% e molte città italiane ‘soffocano’ per lo smog».

Nelle Marche la situazione è meno critica rispetto a quella della Pianura Padana o di città del Nord come Milano. In base ai dati Arpa Marche nel periodo compreso tra il 12 e il 20 febbraio, ci sono stati complessivamente 24 superamenti del valore di PM10 previsto dalla normativa (50microgrammi/m3) rilevati dalle centraline di monitoraggio dell’Arpa Marche, nessuno nella giornata di ieri (20 febbraio). Tra le città che hanno registrato il maggior numero di superamenti (3) ci sono le stazioni di Chiaravalle, Fano via Monte Grappa, Pesaro via Scarpellini e Urbino. Due i superamenti ad Ancona Cittadella, Fabriano, Ancona Stazione FF, Jesi e San Benedetto, 1 a Falconara Scuola. Nelle altre stazioni non sono stati registrati superamenti.

Giorgio Passerini
Il professor Giorgio Passerini

A causare questi innalzamenti nei valori delle PM10 «sono le attività umane – spiega il professor Passerini – soprattutto il riscaldamento, specie a biomassa (pellet e legna), le auto diesel». «Nelle Marche la situazione è meno critica rispetto alle grandi città del Nord e alla Pianura Padana – spiega – per la presenza del mare, un polmone naturale che aiuta. Discorso diverso per Pesaro e Fano, queste due città risultano più inquinate rispetto, ad esempio, ad Ancona: le polveri sottili dalla Pianura Padana tendono a scivolare verso sud e ad arrivare nell’area nord della nostra regione».

Cosa si può fare? «Quando si alzano i livelli delle polveri sottili nelle città in cui si registrano superamenti è bene evitare attività aerobiche all’aperto come la corsa o la bicicletta, evitare di uscire a piedi nelle zone più trafficate» spiega il docente di Fisica nel sottolineare la necessità di prestare particolare attenzione ai bambini più piccoli che nei passeggini si trovano all’altezza dei tubi di scappamento delle auto.

L’appello di Passerini è quello a «prendere consapevolezza che gran parte delle emissioni derivano dalle attività dei singoli, per questo per ridurre i livelli di inquinamento ambientale serve l’impegno di tutti e servono anche misure che possono risultare in alcuni casi anche impopolari come quella assunta, ad esempio, dal Comune di Milano, di bloccare la circolazione dei mezzi diesel fino all’Euro 4».

Per il fine settimana è atteso un peggioramento delle condizioni meteo, spiega, ma la perturbazione in arrivo «scaricherà il grosso delle piogge al Nord, mentre al Sud del Paese è previsto un piccolo ciclone tra Calabria e Sicilia. Nelle Marche le piogge saranno molto più contenute».

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