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Smart working verso la proroga, Cisl: «Uscire dalla logica delle proroghe e farlo diventare strutturale»

Il governo è al lavoro per estendere la misura in scadenza al 31 dicembre anche al 2023. Verrebbe applicata sia nel pubblico che nel privato, e la proroga potrebbe essere inserita nel decreto Mille proroghe

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ANCONA – Smart working verso la proroga per i soggetti fragili e le persone che hanno figli sotto i 14 anni. Il governo è al lavoro per estendere la misura in scadenza al 31 dicembre anche al 2023. La misura verrebbe applicata sia nel pubblico che nel privato, e la proroga potrebbe essere inserita nel decreto Mille proroghe.

Per persone fragili, si intendono i lavoratori in possesso di certificazione attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche. In questa categoria rientrano anche le persone che stanno svolgendo salvavita e i lavoratori con disabilità grave.

Roberto Di Iulio, presidente del Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Ancona

«Lo smart working conosciuto da tutti e che ci accompagnerà sino alla fine dell’anno, imporrà sicuramente una revisione dell’impianto normativo del Decreto Legislativo 81/2017, norma che appare vecchia e superata rispetto ai modelli attuali – dice Roberto Di Iulio, presidente del Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Ancona -.
La semplificazione introdotta forzatamente dalla pandemia ha fatto si che questo strumento utilizzato pochissimo in Italia sino all’inizio del 2020, sia diventato repentinamente di uso comune ed ora sarà necessario adeguare le norme per non tornare indietro di due anni. La proroga di cui si parla sarebbe finalizzata proprio a questo e le attese dei diretti interessati del settore privato (lavoratori ed imprese), necessariamente dovranno essere valutate dall’esecutivo.
L’auspicio è che la proroga sia quindi prodromica alla riscrittura della norma sullo smart working con l’obiettivo di renderlo fruibile senza perdere di vista le tutele cui i lavoratori dipendenti hanno diritto».

Luca Talevi, segretario regionale Fp Cisl

Positivo il giudizio del sindacalista della Fp Cisl Marche, Luca Talevi, che però chiede di far diventare strutturale la norma. «Il nostro obiettivo è quello di passare dalle proroghe ad un confronto strutturale in ogni ente. Bisogna uscire dalla logica delle proroghe e far diventare lo smart working strutturale. Nel privato le aziende continuano ad utilizzarlo per tutti i dipendenti come strumento di flessibilità in più offerto ai lavoratori: deve diventare parte integrante dell’organizzazione del lavoro».

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