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Smaltimento rifiuti, maltrattamento animali e frodi alimentari: ecco le attività dei carabinieri forestali nelle Marche

Illustrato nella sede di Ancona il report 2019 delle operazioni del Comando regionale. Crescono del 10% i controlli dei militari rispetto all'anno precedente. Il punto con il generale Fabrizio Mari

I carabinieri del Comando regionale forestali presentano il report sull'attività del 2019

ANCONA – Smaltimento illecito e abbandono di rifiuti con conseguente inquinamento, poi maltrattamento animale. Sono stati soprattutto questi i fronti “caldi” nei quali si sono concentrati gli illeciti che hanno tenuto impegnati i carabinieri forestali delle Marche. È quanto emerge dalla fotografia scattata dal report sull’attività svolta nel 2019 e presentata questa mattina (6 febbraio) nella sede del Comando Regione Carabinieri Forestale ad Ancona. Un impegno, quello dei forestali delle Marche che con le 38 stazioni dislocate su tutto il territorio regionale e con i due nuclei Cites, di Ancona e Fermo, si è tradotto in un incremento nell’attività di controllo che ha segnato un +10% rispetto al 2018. Crescono i controlli e parallelamente anche i reati accertati che hanno registrato un +6,5%.

In significativa crescita l’abbandono dei rifiuti, nell’ambito del quale i controlli sono stati capillari ed hanno portato ad individuare 498 discariche: rifiuti che vengono abbandonati solitamente lungo le strade, le aree rurali, le aste fluviali, e che in alcuni casi vengono anche bruciati. «Un segnale negativo che comporta la massima attenzione» ha dichiarato Mari. Anche per questo, oltre che per altri temi, il Comando regionale è in procinto di far partire in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale una campagna di educazione ambientale rivolta ai ragazzi delle medie.

«È stato un anno particolarmente intenso per i forestali nelle Marche  – ha evidenziato il comandante regionale, generale Fabrizio Mari – sul fronte della tutela dell’ambiente, delle biodiversità e del patrimonio agroforestale». Una attività intensa e capillare che ha portato i militari ad eseguire 52.014 controlli nell’ambito dei quali hanno accertato e contestato 498 illeciti penali e 1.807 illeciti amministrativi per un valore complessivo di 1 milione e 281.398 euro. Denunciate 532 persone, 3 gli arrestati e 201 i sequestri penali, mentre al numero di emergenza 1515 sono giunte 38.243 chiamate.

«Molto c’è ancora da fare – ha spiegato il generale Mari – perché i temi ambientali sono di grande interesse specie per l’azione che il patrimonio forestale svolge nel limitare gli effetti del cambiamento climatico».
Ma l’attività dei carabinieri forestali si è concentrata anche in altri settori, come quello della sicurezza agroalimentare, un ambito nel quale il comandante regionale ha annunciato l’avvio di una campagna di controllo sulla filiera dell’agricoltura biologica che negli ultimi anni ha registrato una forte crescita specie nelle Marche.

Il 45% dei controlli hanno riguardato la tutela del territorio, il 18% la tutela della fauna e il 16% della flora. Sul fronte dei traffici e degli smaltimenti illeciti di rifiuti, oltre che delle discariche abusive, i forestali hanno svolto 5.168 controlli che hanno portato all’accertamento di 155 reati e 292 illeciti amministrativi per un valore complessivo di 612.314 euro.

Fra le operazioni più importanti il comandante regionale ha ricordato la RAEhELL che, partita nel luglio 2017 ha portato al sequestro di 10mila tonnellate di rifiuti vetrosi pericolosi, fra i quali monitor e tv a tubo catodico, occultati in una area vincolata paesaggisticamente, nel comune di Agugliano. L’indagine, chiusa recentemente e diretta dal comandante dei carabinieri forestali di Ancona, maggiore Simone Cecchini, sotto la direzione dell’Antimafia, ha portato a svelare le maglie di una rete di criminalità organizzata che aveva conseguito guadagni illeciti per 2.090.789 euro. Due le aziende coinvolte nelle Marche, complessivamente 28 in Italia, mentre le persone denunciate sono state 18. Una tipologia di reato in crescita, come ha evidenziato Cecchini, compiuta per evitare i costi di smaltimento dei rifiuti, dal momento che il trasporto all’estero non è più consentito. Per questo in alcuni casi i rifiuti vengono bruciati sulla scia di quanto iniziato nella “terra dei fuochi” (Campania) un fenomeno che si sta allargando a macchia d’olio non solo in Italia, ma anche al resto d’Europa.

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L’altro fronte caldo è quello del maltrattamento animale e della tutela della flora e fauna, dove i carabinieri forestali hanno accertato 106 reati e 648 illeciti amministrativi nell’ambito dei 16.276 controlli che hanno portato a 368.988 euro di sanzioni. Qui tra le operazioni salienti, quella nellallevamento zootecnico di San Ginesio dove hanno rinvenuto 50 suini morti per carenze igienico sanitarie, e poi il traffico di cuccioli bouledouge dalla Slovenia all’Abruzzo, animali che poi venivano venduti online. L’indagine condotta negli ultimi mesi del 2019 era partita dalla segnalazione e di una signora anconetana che aveva acquistato uno di questi cuccioni, morto dopo soli 4 giorni perché affetto dal parvovirus. I cuccioli venivano venduti sul mercato nero al costo di 400 euro l’uno. Gli animali sequestrati nell’agosto scorso dai militari sono stati curati in una clinica veterinaria di Teramo e poi condotti in un canile, Per 9 di loro si aprirà la vendita all’asta, disposta dalla Procura per recuperare i costi sanitari.

I due nuclei Cites di Ancona e Fermo, che svolgono attività di tutela delle specie in via di estinzione e lotta al bracconaggio, hanno eseguito 1045 controlli nell’ambito del commercio illegale di legname che hanno portato ad accertare 13 reati e 25 illeciti amministrativi per complessivi 104.699 euro.

Intensa l’attività anche sul fronte della tutela del territorio con 23.904 controlli, grazie ai quali sono stati accertati 88 reati e 546 illeciti amministrativi per complessivi 109.840 euro. I Carabinieri Forestali hanno completato 276 rilievi in campo, per l’Inventario Nazionale delle Foreste e delle riserve del Carbonio (INFC), con lo scopo di fornire al Ministero dell’Ambiente i dati per la compilazione del National Inventory Report (NIR) previsto dal Protocollo di Kyoto, permettendo al Paese di rispondere positivamente agli impegni presi in tema di cambiamenti climatici in atto.

Rilevante anche l’attività di contrasto degli illeciti nell’agroalimentare, un business redditizio e “appetitoso” sia per la criminalità organizzata che per i furbetti del “tarocco” fai da te. Nel 2019 sono stati 889 i controlli eseguiti nelle Marche che hanno portato all’accertamento di 57 illeciti amministrativi e di 12 illeciti penali, per 102 mila euro: 22 le persone denunciate e 2 i sequestri. I militari dell’Arma hanno scoperto una maxi frode di prodotti alimentari aromatizzati al tartufo (oli, condimenti, salumi, salse) venduti online con etichettatura ingannevole da una cinquantina di aziende italiane, una delle quali operante nel fermano.

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 Ma le operazioni dei carabinieri hanno sventato anche una frode nel maceratese che ha riguardato la polenta istantanea definita su etichetta come bio e senza glutine, mentre invece presentava al suo interno micotossine (cancerogene), aflatossine e glutine. Ingannevole anche l’etichettatura della pasta iper-bio che presentava deficit di proteine. Infine nel gennaio 2020 li forestali hanno sventato una tentata frode ai danni dei clienti di un frantoio di San Marcello. I militari dell’Arma su segnalazione dei carabinieri di Serracapriola nel foggiano, hanno scoperto e sequestrato 1200 litri di olio pugliese della campagna olearia 2018-2019, pronto per essere imbottigliato e venduto come olio extravergine marchigiano biologico e Igp. L’imprenditore agricolo e suo padre sono stati denunciati in concorso per tentata frode in commercio aggravata e tentata contraffazione di indicazioni geografiche. I due rischiano multe salatissime e la reclusione.

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Nel corso della presentazione del report i militari hanno presentato il nuovo calendario fotografico Cites 2020 che quest’anno è dedicato alle specie tutelate e appartenenti solo alla fauna europea e italiana

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