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Situazione carceri, il garante su Montacuto: «È il più sovraffollato delle Marche e il secondo in Italia come carenza di personale»

Il garante dei diritti ha fatto il punto sulla situazione nelle carceri marchigiane dove sono reclusi complessivamente 864 detenuti di cui 302 stranieri, 316 solo a Montacuto

Il garante Giancarlo Giulianelli

ANCONA – Sovraffollamento e carenza di personale sono tra le criticità maggiori presenti nel carcere di Montacuto (Ancona). Ad illustrare il dato, definendolo «allarmante» è stato il garante regionale dei diritti, Giancarlo Giulianelli, facendo il punto della situazione sullo stato degli istituti penitenziari marchigiani. Il carcere anconetano (Montacuto) «è il più sovraffollato delle Marche e il secondo in Italia come carenza di personale» ha spiegato il garante, evidenziando che la carenza si attesta al 32, 7 per cento. 

Facendo rifermento alle ultime due aggressioni avvenute a Montacuto, nell’arco dell’ultima settimana, con due detenuti che hanno aggredito due agenti della polizia penitenziaria, ha aggiunto «il comandante del carcere mi ha rassicurato sulle condizioni dei due agenti» ma resta «il dato preoccupante».

Inoltre ha sottolineato che nei «periodi pre natalizi», quando «i detenuti sono sempre un po’ più nervosi e agitati, perché sentono la mancanza della famiglia e degli affetti più cari, la lontananza soprattutto» si possono creare «delle situazioni di disagio che vanno stigmatizzate».

In merito alla situazione negli altri istituti penitenziari marchigiani il garante ha spiegato che anche nella struttura di Fermo, dove «oltre ai problemi strutturali, sui quali da tempo sollevo l’attenzione al provveditorato e al Dap» c’è «un sovraffollamento così come anche Marino del Tronto (Ascoli Piceno), mentre Barcaglione ha un numero al di sotto della capienza registrata dal ministero e lo stesso Fossombrone», anche se in questo caso il dato «è falsato, perché ha una ala in ristrutturazione e quindi inutilizzabile».

Una carenza di personale che non riguarda solo il personale di polizia penitenziaria, ma tutti i settori e carenze risultano anche in termini di sanità, edilizia e spazi adeguati. Secondo Giulianelli strutture come quella di Fermo «non hanno più ragione d’essere», mentre altre vanno sistemate.

Nelle Marche sono complessivamente presenti 864 detenuti di cui 302 stranieri (dato al 30 novembre): 316 detenuti (di cui 120 stranieri) si trovano reclusi nel carcere di Montacuto a fronte di una capienza di 256 posti. La casa circondariale di Pesaro Villa Fastiggi conta 214 detenuti di cui 98 stranieri e 23 donne, a fronte di una capienza complessiva di 143 detenuti.

Ad Ascoli Piceno, nel carcere di Marino del Tronto sono presenti 103 detenuti di cui 24 stranieri su 103 posti disponibili, segue poi Fossombrone con 93 detenuti, di cui 2 stranieri su 185 posti, Barcaglione con 80 reclusi, di cui 38 stranieri su 100 posti e infine Fermo con 58 detenuti di cui 20 stranieri su 41 posti.

Lo spettacolo in programma al Politeama di Fano

Sul fronte delle attività trattamentali, a scopo rieducativo e inclusivo, è stato illustrata la convenzione con il Comune di Fano che prevede un progetto dal titolo “Lo studi per il palco e lo usi per la vita” rivolto ai minori inseriti nel circuito penale e seguiti dall’Ussm (Ufficio Servizio Sociali Minorenni) che coinvolgerà una quarantina di ragazzi in laboratori teatrali realizzati con altri  ragazzi che frequentano già la scuola di teatro e che non fanno parte del circuito penale.

Una iniziativa che punta anche all’inclusione e che vedrà la messa in scena di uno spettacolo in programma per il 15 dicembre al Teatro Politeama di Fano dal titolo “Vestiti di Rosso – Non importa la domanda, la violenza non è la risposta”. Quattro i temi oggetto della convenzione: la violenza di genere, la mafia, la guerra e i migranti.

Ad illustrarne i dettagli è stato l’assessore alla pari opportunità del Comune di Fano, Sara Cucchiarini che ha posto l’accento sui temi del rispetto, della legalità e della convivenza pacifica. Presenti anche i registi dello spettacolo, Marco Florio ed Edoardo Frustaci.

Il “Primo festival regionale di teatro in carcere” vede l’intesa tra il Garante e il Comune di Pesaro, ente capofila nell’Ambito Territoriale Sociale 1, da sempre referente del progetto “Il teatro in carcere”. Ora l’idea è quella di proporre il festival, mettendo a frutto il lavoro svolto nel corso del tempo e con il coinvolgimento, ogni anno, di una diversa provincia a partire da quella di Pesaro. Primo appuntamento il 12 dicembre a Villa Borromeo. “Al di qua del muro … L’Infinito”, è l’iniziativa che nasce dalla collaborazione tra il Garante e il Comune di Macerata Feltria, prevedendo la realizzazione di un atelier d’arte di ceramica raku, antica tecnica giapponese, rivolto agli ospiti della Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza).

Rinnovato poi l’accordo con il Comune di Ancona per “Oltre le mura – il Cinema in carcere” e “Ora d’aria”, dedicato alla poesia. Per quanto riguarda l’esigenza formativa espressa dall’amministrazione penitenziaria, la collaborazione tra Garante e Assam (ora Amap) ha reso possibile la realizzazione dei corsi, conclusi a novembre, sulla “Sicurezza nei luoghi di lavoro”, “Operatore di caseificio” e “Orticultura”.

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