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Sisma Turchia e Siria, missione umanitaria dalle Marche. «Situazione disastrosa. Abbiamo bisogno di donazioni»

Ad organizzare la missione umanitaria è l'associazione Onsur, da tempo impegnata a portare solidarietà e aiuti al popolo siriano. Il convoglio potrebbe partire già sabato, ma l'associazione attende l'autorizzazione

Terremoto Turchia - Siria (immagine da https://www.facebook.com/photo?fbid=10167256220355082&set=pcb.10167256221045082)

ANCONA – Partono anche dalle Marche gli aiuti umanitari per le popolazioni colpite dal sisma in Turchia e Siria. Ad organizzare la missione umanitaria è l’associazione Onsur, da tempo impegnata a portare solidarietà e aiuti al popolo siriano. Nella notte tra domenica e lunedì (alle 2:17 italiane) un forte sisma di magnitudo 7.9, ha colpito la Turchia meridionale e la Siria settentrionale, causando morte e devastazione.

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Ahmad Amer Dachan, presidente associazione umanitaria Onsur

Il bilancio al momento supera complessivamente i 9.500 morti. In Turchia sono stati estratti dalle macerie 6.957 corpi, secondo l’agenzia di soccorso turca Afad, e in Siria sono stati contati 2.547 morti. Papa Bergoglio ha invocato solidarietà per le popolazioni di Turchia e Siria. Lo stesso appello arriva dall’associazione umanitaria Onsur, che proprio nelle Marche, ad Osimo per la precisione, ha il suo presidente nazionale Ahmad Amer Dachan.

«Abbiamo pronti dai 3 ai 5 furgoni carichi di generi di prima necessità, soprattutto alimenti, coperte, giacconi e medicine – dice Dachan – dovremmo partire sabato, ma siamo in attesa dell’autorizzazione da parte delle autorità turche» per cui la data potrebbe subire variazioni in base a quando arriverà il via libera ufficiale.

Gli aiuti partiranno dal porto di Ancona a bordo di una nave e raggiungeranno il porto di Igoumenitsa in Grecia: da qui raggiungeranno via terra la Turchia. Un viaggio molto lungo e dispendioso, il convoglio umanitario dovrà infatti percorrere «2.200 km solo per arrivare in Turchia». Da qui l’appello dell’associazione a donare per coprire gli ingenti costi di trasporto, tra carburante, pedaggi e nave.

L’appello alla donazione

Quanto raccolto è frutto di donazioni di cittadini e delle aziende della grande distribuzione, spiega Dachan, ma l’associazione punta anche ad acquistare parte dei beni di prima necessità quando arriverà sul posto. «Siamo in stretto contatto con associazioni del posto che ci dicono di cosa hanno bisogno. La situazione che ci descrivono – spiega – è disastrosa, anche perché l’area colpita dalla devastazione è enorme».

L’appello del presidente dell’associazione Onsur è a donare: «Il viaggio è lungo, abbiamo bisogno di donazioni per pagare il costo della missione umanitaria, per portare gli aiuti il più presto possibile. L’Italia è un bellissimo popolo che ha sempre donato per la tragedia che dura da 10 anni in Siria. In questo caso, con il terremoto, il popolo turco e quello siriano sono uniti nella tragedia immane. Oltre al freddo e al ghiaccio e al problema dei rifugiati, il sistema lì è al collasso. Non lasciamo da soli i siriani, non lasciamo da soli il popolo turco, ci sono migliaia di persone per strada al freddo che non sanno dove dormire».

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