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Sisma, Acquaroli: «Nessun danno grave. Rimane alta l’allerta». A Palazzo Chigi il confronto sull’alluvione

Ne pomeriggio nuova riunione operativa del Cor ad Ancona per fare il punto sul sisma. A Roma invece confronto tra Regione e Governo sulle misure per l'alluvione

Il Cor in Regione

ANCONA – «Nessun danno grave a persone o edifici. In base agli accertamenti effettuati fino ad ora dagli organi competenti e dalla Protezione civile i danni riscontrati risultano lievi e la situazione è sotto controllo, ma sono ancora tante le verifiche in corso sia negli edifici pubblici e privati». Lo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli al termine della riunione del Cor – Centro Operativo regionale – che si è tenuta nel pomeriggio di oggi.

Presenti l’assessore alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, il responsabile della Protezione civile regionale, Stefano Stefoni che ha coordinato gli interventi dei vari rappresentanti istituzionali coinvolti: Prefetture, Province, Comuni, Anas, Ferrovie, Forze dell’ordine, Vigili del Fuoco, Sistema operativo delle emergenze.

«Ci siamo dati appuntamento, escludendo nuovi eventi, al pomeriggio di domani per fare una nuova ricognizione a seguito degli ulteriori sopralluoghi – ha detto il governatore – . Rimane alta l’allerta e continua il monitoraggio dell’evoluzione della situazione. Ci sono state nella mattinata ripetizioni di nuove scosse, ma non paragonabili a quella di magnitudo 5.7 che questa mattina ha svegliato con violenza l’intera regione. Per quanto riguarda le scuole ad ora non ci risultano edifici danneggiati. In ogni caso i rilievi non sono terminati in tutti i Comuni e quindi la decisione sulle aperture degli istituti sono affidate ai sindaci in base alle singole situazioni».

Nel pomeriggio, a Palazzo Chigi, a Roma, si è tenuto un incontro tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e, in rappresentanza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, ad Ancona per seguire l’evoluzione del sisma, il capo di gabinetto Fabio Pistarelli e il vice commissario all’alluvione ingegner Babini sull’alluvione del settembre.

Dal vertice, a cui hanno preso parte anche il viceministro alle infrastrutture, Galeazzo Bignami e il sottosegretario al Mef, Lucia Albano, sono emersi punti nevralgici sui quali il Governo e la Regione Marche hanno convenuto, fa sapere la Regione. L’obbiettivo dell’incontro quello di un confronto sulle misure urgenti da intraprendere per famiglie, imprese e comuni colpiti e per il ripristino e la messa in sicurezza del territorio coinvolto.

«Prima di tutto la necessità di intervenire per la messa in sicurezza dei luoghi e il rispristino delle infrastrutture gravemente danneggiate – spiega la Regione nella nota – , un obiettivo da perseguire nel più breve tempo possibile e per raggiungere il quale emerge la necessità di una semplificazione burocratica e legislativa. In considerazione della straordinarietà dell’evento che ha colpito le Marche, occorre inoltre avere in tempi molto rapidi certezza di dotazioni finanziarie adeguate per le famiglie e le imprese per permettere loro il ripristino delle abitazioni e delle attività economiche. L’impegno del sottosegretario, che ha avuto anche un colloquio telefonico con il presidente Acquaroli ed il capo della protezione Civile Curcio, è portare il quadro delle esigenze all’attenzione del primo Consiglio dei ministri utile con l’obiettivo che le misure ed i provvedimenti siano adottati entro la legge di bilancio prossima».

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