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Scuola, Azzolina: «Nelle Marche non ci sono molte classi sovraffollate»

La ministra dell'Istruzione ha preso parte ad Ancona al tavolo operativo all'Ufficio Scolastico Regionale per la ripresa delle attività scolastiche. Ecco cosa ha detto

Lucia Azzolina

ANCONA – «Stiamo lavorando molto sugli spazi, così come sull’organico». Sono le parole del Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina in visita questa mattina 22 luglio) ad Ancona presso l’Ufficio Scolastico Regionale in occasione del tavolo operativo in vista della riapertura del nuovo anno scolastico all’insegna delle misure anti covid. La Azzolina ha spiegato che saranno disponibili 2,9 miliardi di euro per organizzare la ripresa.

«Nel decreto rilancio erano già previsti 1,6 miliardi, ulteriori 1,3 miliardi arriveranno dallo scostamento di bilancio» ha precisato, evidenziando a queste risorse verranno sommati anche i 236 milioni di euro destinati a «dare libri gratuiti agli studenti che sono più in difficoltà». Risorse con le quali «daremo risposte al Paese, soprattutto sulla questione degli organici, perché sugli spazi gli enti locali stanno dando una grandissima mano, essendo anche loro proprietari degli uffici scolastici, e ho trovato una buona collaborazione, anche stamane al tavolo regionale».

La ministra ha rassicurato sul fatto che «i tempi tecnici ci sono e che il 14 settembre si tornerà a scuola», ma anche sul fatto che non ci sarà sovraffollamento nelle classi, una situazione da scongiurare per evitare una recrudescenza di contagi specie in autunno, quando è attesa una seconda ondata del virus. Insomma far ripartire la scuola in sicurezza e nei tempi previsti è possibile per la ministra che ha rimarcato come «qui nelle Marche non abbiamo grandi numeri di classi sovraffollate» perché la media degli alunni è di 20 per classi, come ha spiegato il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Marco Ugo Filisetti nel precisare che non c’è nessuna classe con più di 29-30 alunni. Filisetti ha sottolineato che solo il 10% delle classi nelle Marche hanno tra i 25 e i 29 alunni, mentre in alcune delle prime superiori c’è qualche caso intorno ai 29-30 alunni, sui quali però ha spiegato di stare lavorando in sinergia con gli enti locali per arrivare ad una soluzione. «Le classi pollaio sono la mia battaglia da sempre – ha detto la Azzolina – , da quando nessuno ne parlava fino a due anni fa».

Poi la questione delle risorse. «Tutti i soldi che arriveranno attraverso il Recovery Fund – ha detto Lucia Azzolina – , e mi permetto di ringraziare il presidente Conte per il grande lavoro che ha fatto, e che verranno investiti sulla scuola, sicuramente andranno in questa direzione: edilizia scolastica e diminuzione degli alunni per classe. Dev’essere un grande investimento sull’istruzione».

Proprio per questo la ministra sta «attraversando, palmo a palmo, tutti i territori e le regioni d’Italia, per vedere esattamente quante criticità ci sono» così da cercare soluzioni al di là dei «colori politici, essendo la scuola un bene prezioso sul quale non si può fare campagna elettorale».

Ha definito «positivo l’incontro con la Ministra Azzolina» l’assessore regionale all’istruzione Loretta Bravi che nel corso del vertice ha evidenziato le criticità relative agli organici, al distanziamento e alle classi pollaio. «Abbiamo anche portato a conoscenza la Ministra, di una petizione dei genitori marchigiani che evidenziano le maggiori criticità alle quali l’Ufficio Scolastico Regionale ha mostrato diniego. È stata inoltre evidenziata la necessità di rispettare il piano di dimensionamento scolastico marchigiano che in cinque anni ha cambiato rotta puntando alle aziende, alle università, agli Its, alle esperienze di alternanza scuola-lavoro, alle aree interne e all’autonomia».

L’assessore Bravi ricorda che nelle Marche non c’è solo un’emergenza Covid, ma c’è anche «un problema educativo forte che in questi anni si è acuito a causa dell’emergenza sisma. Criticità non vaghe ma chiamate per nome, scuola per scuola, per le quali la Ministra ha espresso la volontà di investire su risorse e organico là dove emergono le maggiori difficoltà».

« Ho tenuto a precisare – conclude – che sulla perdita di 1.090 docenti in tutta Italia, 40 solo nelle Marche costituiscono un numero eccessivo» e che «al mio insediamento ho ereditato una situazione ridotta all’osso. Le Marche hanno già dato si tratta solo di risalire».

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