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Le Sardine tornano in piazza: «Acquaroli ha bisogno della stampella di Meloni»

Il movimento giovanile sarà in Piazza del Plebiscito domenica 13 alle 18 per accendere i riflettori sui valori costituzionali e dell’antifascismo in vista delle elezioni regionali

Giorgio Mattiuzzo insieme ad altre Sardine
Giorgio Mattiuzzo insieme ad altre Sardine (foto di repertorio pre covid)

ANCONA – «Il governatore ideale per le Marche deve avere una visione futura di rilancio della regione, sfruttando a pieno le risorse provenienti dall’Europa». Lo ha detto Giorgio Mattiuzzo, il leader e fondatore delle Sardine marchigiane. Fra le priorità da affrontare, annovera la ricostruzione, perché come sottolinea «a 4 anni dal sisma non è possibile che le persone siano ancora senza casa e costrette a stare in strutture provvisorie» inoltre la Sardina rimarca che c’è ancora la questione delle macerie da affrontare. «Una ricostruzione che non deve essere solo fisica – prosegue – , ma soprattutto sociale, per ridare slancio all’entroterra colpito, dove molti giovai stanno lottando e stanno dando una mano».

A quasi una settimana dal voto per le elezioni regionali, Mattiuzzo annuncia che le Sardine tornano in piazza, questa volta saranno ad Ancona, domenica 13, in Piazza del Plebiscito alle 18, per continuare la loro battaglia pacifica sui «valori costituzionali, dell’antifascismo e della buona politica».
«Abbiamo voluto concentrarci sul contrasto all’astensionismo e alla destra
con tante testimonianze ed interventi. Saranno presenti con noi in piazza Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna», ma anche  associazioni che operano nel sociale come Caritas e Legambiente.

Mattiuzzo infine va all’affondo del candidato governatore del centrodestra, Francesco Acquaroli, che accusa di aver «bisogno della stampella di Meloni e Salvini», mentre i candidati in corsa nel centrosinistra «si stanno spendendo molto sul territorio».

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