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Rischio sismico ed efficientamento energetico degli edifici, gli Ingegneri: «Programmazione a lungo termine, all’insegna dell’equilibrio»

85 edifici su 100 sono stati costruiti prima del 1990. Una questione tutt'altro che trascurabile nelle Marche

Ristrutturazione (Foto di Manfred Antranias Zimmer da Pixabay)

ANCONA – «Una programmazione a lungo termine degli investimenti in edilizia che coniughi efficientamento energetico ed antisismico e bonus fiscali all’insegna dell’equilibrio». Lo afferma il presidente dell’Ordine provinciale degli Ingegneri di Ancona, Stefano Capannelli in accordo con l’ appello alla ragionevolezza lanciato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri dopo che «il governo ha bloccato repentinamente il meccanismo della cessione del credito d’imposta e dello sconto in fattura perché le giacenze dei crediti in edilizia ha generato un disavanzo ritenuto incontrollabile».

Nelle Marche, infatti, come nel resto del Paese, 85 edifici su 100 sono stati costruiti prima del 1990 e che da allora la sicurezza sismica si è evoluta notevolmente, tanto che i paradigmi dell’epoca sono ormai superati. Una questione, la sicurezza sismica, tutt’altro che trascurabile, specie in un territorio, come le Marche, in cui le ferite del terremoto sono ancora visibili.

Gli ingegneri ricordano gli obblighi che verranno imposti dalla Direttiva europea (EPDB) che impone, entro il 2030, classi energetiche dalle quali il 75% degli edifici del Paese al momento sarebbe lontano. Insomma il rischio è che se il patrimonio edilizio non sarà ristrutturato, si possa andare incontro alle conseguenze degli effetti delle scosse sismiche su edifici fragili e ad elevati costi energetici, dopo i rincari che hanno già contrassegnato questo ultimo anno.

Secondo l’Ordine degli Ingegneri, servono investimenti di lungo periodo per evitare che solo pochi riescano ad accedere alle misure di sostegno che il governo dovrà necessariamente introdurre: «Se i rimborsi fiscali sono solo a carico del singolo, senza cessione – spiega il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Stefano Capannelli – , il rischio è che le ristrutturazioni siano solo per chi se lo può permettere».

Stefano Capannelli, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona

Quale la priorità, se di priorità si può parlare, tra sicurezza sismica ed efficientamento energetico? «Sono importanti entrambe, perché rispondono ad esigenze diverse. In tema di efficientamento sismico parliamo della sicurezza della collettività, dei beni ed è importante perché in buone parti d’Italia il problema sismico è importante. L’efficientamento energetico corrisponde invece ad una necessità di risparmio energetico e di miglioramento ambientale, anche alla luce degli ultimi accadimenti internazionali e alla luce di quello che ci chiede l’Europa. Andrebbero affrontai entrambi, perché investire sull’efficientamento energetico senza aver messo in sicurezza le case, fa pensare che si possa in qualche caso sprecare risorse».

Gli ingegneri invocano «una soluzione che porti gradualmente ad una rimodulazione dei meccanismi (fiscali e non) che sostengano un piano di ristrutturazione profonda degli edifici». Una occasione nelle Marche «per ricostruire con un attento esame della fragilità dei nostri territori che troppo spesso sono stati soggetti a calamità naturali estremamente dolorose». Tra gli strumenti proposti lo sconto in fattura e la cessione del credito.

Il CNI stima che a fronte di una spesa di 68 miliardi di detrazioni per Super ecobonus, totalizzate tra il 2020 ed il 2022, si sia generata produzione aggiuntiva per oltre 130 miliardi di euro, con il coinvolgimento di quasi 700.000 unità di lavoro dirette e dell’indotto del comparto delle costruzioni. Il CNI stima che nel 2022 la spesa per il solo Super ecobonus 110% abbia contributo, in termini di valore aggiunto alla formazione dell’1,4% del Pil.

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