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Riqualificazione dei comuni dell’entroterra, la Regione stanzia 2,5 milioni e un lancia un concorso di progettazione

La Regione e investe nel concorso di progettazione come strumento di riqualificazione dei Comuni dell'entroterra. In tre riceveranno oltre 833mila euro per la migliore pèroposta di intervento

Un momento della presentazione a Palazzo Li Madou

ANCONA – Riqualificare aree urbane pubbliche, come giardini, piazze e quartieri, con un bando di selezione delle proposte di intervento. L’iniziativa, ‘Cultura del progetto e fattore Q – qualità per gli spazi urbani – Il concorso di progettazione come strumento di riqualificazione dei territori interni’ è stata illustrata oggi – 4 novembre – a Palazzo Li Madou (Ancona) dall’assessore con delega alle Infrastrutture Francesco Baldelli, dal direttore del Dipartimento alle Infrastrutture, Architetto Nardo Goffi, dal presidente del Consiglio nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Architetto Francesco Miceli, dalla coordinatrice della Federazione ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Marche, Architetto Viviana Caravaggi e dal presidente della Federazione regionale Ordini Ingegneri Marche Ingegner Massimo Conti.

La Regione stanzia 2,5 milioni come contributi per la riqualificazione degli spazi pubblici a favore dei comuni dell’entroterra che potranno presentare idee di valorizzazione degli spazi pubblici con il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto ambientale e sociale, come la riqualificazione e rivalutazione di spazi aperti e di connessione urbana (piazze, belvederi, terrazze, spazi verdi); il riuso e ri-funzionalizzazione di aree e di strutture edilizie esistenti per lo sviluppo di servizi sociali, culturali, educativi e didattici, o per la promozione di attività culturali, sportive, economiche e turistiche; demolizione di opere incongrue al fine di rimuovere situazione di degrado o al fine di valorizzare le bellezze dei borghi.

La Regione ha sottoscritto prima in Italia, un protocollo di intesa con i due ordini professionali (Architetti e Ingegneri) per mettere al centro della progettazione della riqualificazione dei comuni dell’entroterra il ‘fattore Q’ – qualità. 111 i comuni che potranno partecipare al bando per la selezione delle proposte progettuali per riqualificare aree urbane pubbliche, come quartieri, piazze, giardini e belvederi, dei piccoli comuni dell’entroterra marchigiano. La Regione attiverà un bando online per la selezione delle proposte d’intervento attraverso il quale verranno selezionate le tre migliori idee progettuali fra quelle presentate dai comuni: tre gli enti locali che riceveranno le risorse.

Da sinistra Miceli e Baldelli

Ognuno dei tre comuni selezionati riceverà 833.333,33 euro messi a disposizione dalla Regione Marche per un costo minimo di intervento pari di 925.925.92 euro: in pratica la Regione contribuirà per il 90% del costo complessivo, mentre i comuni partecipano con un cofinanziamento minimo del 10%. Saranno scelti 9 progetti, 3 per ogni comune che si aggiudicherà le risorse, ma solo un progetto per ciascun ente locale sarà finanziato, gli altri verranno premiati.

L’assessore Baldelli nel suo intervento ha rimarcato il «cambio di passo» per quanto concerne gli investimenti infrastrutturali nelle Marche, e che nel territorio regionale «da oltre 12 anni mancava la cultura della progettazione, ma una regione senza progettazione non ha visione né futuro». Obiettivo dei contributi quello di rilanciare il tessuto economico, culturale e turistico dell’entroterra con la Regione che per la prima volta non sceglie un progettista, ma un progetto. «Non ci sono mai stati contributi di questa entità ai comuni per la riqualificazione delle aree pubbliche» ha sottolineato, ponendo l’accento sulla centralità della «cultura della progettazione per il benessere di chi vive e lavora nelle nostre comunità situate nei territori interni». E la scelta è andata proprio su questi territori perché «in condizioni socio economiche difficili».

Infine, Baldelli ha ricordato che la Giunta Acquaroli «ha investito molto sulla cultura del progetto: basti pensare al fondo rotativo per la progettazione infrastrutturale della rete stradale che mancava da dodici anni e per la quale, ad oggi, sono stati stanziati circa 11 milioni; a questo sia aggiunga il miliardo di euro destinato all’Edilizia Sanitaria e Ospedaliera». «Abbiamo bisogno di risvegliare una regione che da sviluppata è diventata in via di transizione» ha concluso.

Il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Francesco Miceli ha dichiarato: «Esporteremo in tutta Italia il ‘Modello Marche’ sulla progettazione di qualità. Oggi, insieme all’assessore Baldelli, abbiamo avviato un percorso e una strategia che ha un grande valore culturale, perché inauguriamo una fase di collaborazione con la regione Marche che costituisce un’idea innovativa nel panorama nazionale. Per noi il ‘fattore Q’ di Qualità rappresenta uno dei temi centrali per il futuro delle nostre città, anche nell’ottica delle risorse del PNRR».

Secondo la coordinatrice regionale di FederArchiMarche Viviana Caravaggi si tratta di «una grande opportunità per tutti i professionisti marchigiani. Il concorso di progettazione garantisce la diffusione della qualità nei progetti per valorizzare gli spazi urbani di grandi e piccoli Comuni».

Il presidente di Federazione Ordini degli Ingegneri Marche Massimo Conti ha rimarcato la collaborazione in atto con la Regione, avviata con la legge dei borghi ed ha spiegato che« sindaci e tecnici hanno l’occasione di restituire la bellezza di molti spazi urbani, soprattutto in aree caratterizzate dai dannosi effetti del sisma e dell’alluvione».

Il momento della sottoscrizione del protocollo

Il bando e i gradi di concorso

Nella prima fase del bando verranno selezionate le tre migliori idee proposte dai comuni destinatari del bando, nella seconda fase avverrà il concorso di progettazione a due gradi realizzato dalla Regione Marche in collaborazione con CNAPCC, FederArchi Marche e Fed.Ing.Marche per individuare il miglior progetto per ognuno dei tre interventi finanziati. Per la prima volta la Regione Marche adotta uno strumento che ha l’obbiettivo di permettere ai Comuni di conseguire standard progettuali di elevata qualità nella riqualificazione degli spazi urbani. La Giunta Regionale Marche ha istituito un fondo rotativo per la progettazione infrastrutturale che «mancava da dodici anni» e ad oggi sono stati stanziati 12 milioni.

Il concorso di progettazione si svolgerà su piattaforma messa a disposizione dal C.N.A.P.P. (www.awn.it). La Commissione giudicatrice sarà composta da cinque membri: tre nominati dalla Regione Marche e due individuati su proposta di Feder. Architetti e Feder. Ingegneri. Nel primo grado del concorso di progettazione aperto a tutti i professionisti, i concorrenti elaborano una proposta ideativa nel rispetto degli obiettivi, dei costi e delle prestazioni
richieste dal Comune per l’intervento selezionato; nel secondo grado saranno ammessi gli autori delle migliori proposte ideative individuate nel I grado – tre per ciascuno dei tre Comuni, i concorrenti dovranno elaborare un progetto con livello di approfondimento pari a quello di un PFTE.

Le soluzioni progettuali dovranno mirare al miglioramento degli spazi urbani attraverso un’elevata qualità architettonica e l’integrazione al contesto di riferimento. Ai vincitori del Concorso verranno affidati la progettazione definitiva ed esecutiva, la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione. La visione strategica della Regione Marche è quella del gioco di squadra con le filiere istituzionali, economiche e professionali: condividere le idee e coinvolgere nel percorso per realizzarle gli ordini professionali, gli enti locali e le associazioni di categoria.

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