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Rimpasto giunta, Acquaroli sui neo assessori: «Già in profonda sintonia con il lavoro svolto»

Presentata a Palazzo Raffaello la nuova squadra di giunta regionale dopo il rimpasto in seguito all'elezione di Carloni, Castelli e Latini in Parlamento

ANCONA – «Siamo in una fase importante della legislatura, oggi abbiamo, e lo dico con soddisfazione, la possibilità di collaborare con figure che fino a ieri sedevano su questi banchi e che oggi siedono invece in Parlamento. Già le interlocuzioni di queste prime ore, di queste prime giornate, sono importanti e chi ha la consapevolezza e la conoscenza dei nostri problemi amministrativi, di sistema e di sviluppo, può ben rappresentarci in Parlamento». Sono le parole del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, in occasione della presentazione dei nuovi assessori nominati in seno alla giunta regionale dopo l’elezione in Parlamento di Mirco Carloni, Guido Castelli e Giorgia Latini.

A raccogliere il testimone sono rispettivamente Andrea Maria Antonini (Lega, al posto di Carloni), Goffredo Brandoni (FdI, al posto di Castelli) e Chiara Biondi (Lega, al posto di Latini), mentre la vicepresidenza della giunta (prima in capo a Carloni) è passata all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini (Lega). Affiancato dalla giunta regionale al completo, il governatore ha rimarcato: «Stiamo continuando con quelli che sono gli obiettivi di legislatura. Non posso negare che la vicenda dell’alluvione è stata una emergenza che oggettivamente per un cospicuo numero di giorni e di settimane ha distratto il governo della Regione rispetto alla priorità che ci eravamo fissati. Tutti noi siamo stati impegnati a dare le prime risposte emergenziali, indispensabili e necessarie» che «arriveranno», ma «preferiamo parlare al completamento delle singole fasi e dei singoli obiettivi e al raggiungimento degli scopi che ci siamo prefissi, ma dall’altra parte riteniamo fondamentale nella prossima stagione autunnale e invernale dare alla regione le risposte indispensabili e necessarie a livello strutturale».

Da sinistra Aguzzi, Brandoni, Baldelli. Acquaroli, Saltamartini, Antonini e Biondi

Acquaroli ha ricordato che dall’insediamento in Consiglio regionale, avvenuto più di due anni fa, «c’è stata una pandemia che per 12-13 mesi ha completamente quasi compromesso l’attività normale, ma il lavoro svolto in quei mesi» come ad esempio «gli stanziamenti per l’anticipazione dei fondi Fsc che sono a livello infrastrutturale, parliamo di stanziamenti per una opera di 30milioni» oggi «sono risorse insufficienti, perché tutto quello che è avvenuto in termini di costi e di materie prime vanno rivisitati e rivisti», lavori «per i quali sono già state bandite le progettazioni e che sono in uno stato avanzato».

Insomma parte del lavoro fatto in pandemia «deve essere rivisitato, soprattutto a livello di infrastrutture, a causa dell’aumento dei costi dell’energia», mentre altre situazioni «sono state realizzate e raggiunte: penso all’Atim, che procede a gonfie vele, alla Svem, al salvataggio di Interporto, alla riforma sanitaria, all’ospedale di Pesaro e Macerata, stiamo procedendo all’individuazione definitiva dell’area di San Benedetto, penso alla riforma dell’Assam, che vedrà la nascita del Cda a brevissimo e così via tante altre sfide che abbiamo cercato di mettere in campo, nonostante poi, nel mese di settembre, un’altra tragedia incredibile, purtroppo, si è abbattuta sul nostro territorio regionale (15 settembre, ndr)».

Goffredo Brandoni

Presentando i neo componenti della giunta, Acquaroli si è detto «molto soddisfatto, perché gli assessori entrati sono già in profonda sintonia con il lavoro svolto, e anzi, hanno denotato una profonda conoscenza dei dossier», persone che «hanno una esperienza di assoluto rispetto e rilievo». Presentando il neo assessore Goffredo Brandoni, ex sindaco di Falconara, ne ha ricordato «la storia di un amministratore che ha lasciato un segno importante». «La più grande opera pubblica che Goffredo Brandoni ha fatto da sindaco è stata quella del mettere mano ad una città che aveva un bilancio molto complesso e complicato e spero che la sua esperienza su questa materia possa portare un valore aggiunto».

“Nel 2008 – ha sottolineato l’assessore al Bilancio e al Personale Goffredo Brandoni – presi le redini del Comune di Falconara sull’orlo del dissesto con 90 milioni di debiti e insieme ad una ottima squadra riuscimmo a risanarlo. Oggi mi trovo a gestire un bilancio da 5 miliardi. Siamo in un altro ordine di cifre, ma ho trovato uno staff preparato e molto più numeroso con cui ho già iniziato a collaborare assiduamente. Abbiamo molto da lavorare per far quadrare i conti perché le risorse non sono poi tante considerando i costi della sanità, i tanti bisogni legati alle problematiche già elencate dai colleghi a partire da sisma, pandemia, caro energia e alluvione e soprattutto in un contesto di finanza pubblica che si è aggravato e riduce i trasferimenti dallo Stato ai Comuni e alle Regioni. Fondamentale in questo senso – ha concluso – saranno la gestione dei fondi del Pnrr e la programmazione comunitaria. Siamo al lavoro per i bandi in modo da soddisfare quanto prima le tante necessità delle famiglie e delle imprese marchigiane».

Andrea Maria Antonini

Dell’assessore con deleghe economiche Andrea Maria Antonini, Acquaroli ha rimarcato «l’esperienza importante» in comune, in provincia, in Consiglio regionale e oggi «siede in giunta a pieno titolo, è una figura che viene da una profonda e lunghissima esperienza di natura amministrativa e anche il risultato con cui è stato eletto conferma la sua capacità e conoscenza».

«La mia capacità di relazione con i colleghi – ha detto l’assessore alle Attività produttive e all’Agricoltura Andrea Maria Antonini – sarà utile per portare avanti il necessario lavoro di squadra in giunta. Avrò molte deleghe. Le priorità partono dal cercare di dare un supporto importante al tessuto produttivo marchigiano che si trova in grande difficoltà sia a causa della pandemia, di una crisi di sistema e a causa di calamità naturali. A questo riguardo, per le attività produttive colpite dall’alluvione, la Regione ha predisposto un’importante misura sul credito, stanziando circa 6 milioni. Dovremo ovviamente relazionarci con il Governo centrale per altre misure straordinarie. Abbiamo già monitorato tutte criticità e ci apprestiamo ora a mettere in campo un piano di recupero, sviluppo e sostegno alle aziende. Sullo sviluppo energetico, inoltre, credo che l’attività dell’assessorato sarà strategica».

Chiara Biondi

«Altrettanto importante – ha aggiunto il presidente Acquaroli – il lavoro di Chiara Biondi, che ha dimostrato in questi due anni nella concertazione con l’assessore uscente Giorgia Latini un lavoro importante, sia sul progetto di MarcheStorie, sia sul progetto di valorizzazione dei teatri come patrimonio Unesco, è stata determinante e centrale in tante altre partite e ha dimostrato una profonda capacità sia amministrativa, ma anche di intuizione politica e di saper interpretare un patrimonio che abbiamo». Biondi ha assunto le deleghe a Istruzione, Cultura e Pari Opportunità.

«Vengo dal territorio – ha detto l’assessore alla Cultura e all’Istruzione Chiara Biondi – e sono abituata a confrontarmi sempre con tutti coloro che mi sottopongono richieste specifiche. Sono molto attenta e dedita all’ascolto. Ho già preso visione dei dossier più importanti che la mia collega Giorgia Latini mi ha lasciato. Tra i principali obiettivi c’è la candidatura Unesco dei teatri delle Marche, il sostegno alle attività culturali e alle produzioni cinematografiche. Riguardo allo Sport abbiamo, in attuazione del Piano, ben 13 interventi differenziati che vanno dal sostegno delle attività sportive delle aree del sisma, alla realizzazione di eventi strategici, dalla promozione dell’attività sportiva per tutti (dagli studenti agli anziani) alla riqualificazione dell’impiantistica sportiva. Stiamo lavorando anche sul Terzo settore – ha aggiunto – , delega molto importante visto il ruolo fondamentale che esercitano le associazioni nella comunità. Non meno importante è l’Istruzione: proprio ieri ho avuto un confronto con il neoministro Valditara, durante il quale ho fatto presenti le criticità che il nostro sistema scolastico deve affrontare, a partire da un’applicazione troppo stringente delle norme del DPR 81 del 2009, che prevede indicazioni numeriche per la formazione delle classi, fino ad arrivare alle difficoltà nell’area del cratere. Abbiamo già chiesto al Ministro – ha concluso – una maggiore elasticità, tema che svilupperemo nel corso dei prossimi incontri».

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