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Ancona, resta chiusa la piscina del Passetto, le squadre migrano fuori regione

Mancano documenti indispensabili. Corsa contro il tempo per cercare di riaprire, l'assessore Berardinelli: «Cerchiamo di supportare Cogepi»

La piscina del Passetto durante una partita di pallanuoto di serie A2 maschile durante la stagione invernale

ANCONA – Niente da fare, la piscina del Passetto resta chiusa. Il sopralluogo effettuato ieri mattina dai tecnici del Comune di Ancona insieme ai vigili del fuoco e, naturalmente, dal gestore del consorzio Cogepi, ha dato ancora esito negativo. Numerosi gli aspetti che il gestore stesso ha provveduto a ripristinare dopo il primo sopralluogo effettuato la scorsa settimana dalla questura di Ancona con i vigili del fuoco, e nessun pericolo per la sicurezza e l’incolumità dei frequentatori della piscina, ma la mancanza di documenti fondamentali che non sono stati mai trasmessi ai vigili del fuoco ha lasciato inalterata l’ordinanza del Comune di Ancona di venerdì scorso. Piscina chiusa, dunque, per tutti: per i frequentatori di corsi e attività varie, per gli atleti agonisti, e off limits, naturalmente, anche per l’eventuale pubblico delle partite di pallanuoto che vengono ospitate nell’impianto di via Thaon de Revel ogni weekend. Riapertura rimandata a data da destinarsi, dunque – se prima si parlava di giorni, adesso si parla di settimane – con le squadre di pallanuoto non solo anconetane obbligate a trovare altre piscine per disputare le partite interne.

«La piscina resta chiusa – è il commento di Igor Pace, amministratore di Cogepi e presidente della Vela Nuoto Ancona –. Presto avremo un ulteriore incontro con i vigili del fuoco per presentare della documentazione. Come Cogepi dovremo capire i tempi necessari per la riapertura, come presidente della Vela Ancona dovremo fare fronte a questo enorme problema per i tanti nostri atleti». Situazione complicata, dunque, con la città di Ancona che si trova, al momento, con la piscina di Ponterosso in attesa di completare i lavori di restyling per la prossima riapertura, prevista tra aprile e maggio, quella del Passetto chiusa, e solo con la vasca di Vallemiano e con la micropiscina della scuola Domenico Savio attualmente a disposizione. Davvero poco, se si pensa che al Passetto giocavano fino a due settimane fa le partite interne di pallanuoto non solo le squadre anconetane ma anche quelle di Osimo, Jesi e Tolentino.

La vasca del Passetto, infatti, lunga 33 metri ma costruita nel 1960, è l’unica vasca della regione che ospita gli incontri maschili di pallanuoto di serie A e B, ma richiesta anche dalla serie C, a causa dell’annosa e preoccupante carenza di impianti natatori a norma di incontri maggiori di pallanuoto in tutta la regione: basti pensare che le squadre maschili di Osimo e Tolentino la scorsa settimana sono state costrette ad arrivare a giocare a Bologna, mentre questa settimana le anconetane di A2 giocano a Firenze, la maschile, e la femminile “solo” a Tolentino, visto che il campionato riservato alle donne è un po’ meno rigido in fatto di dimensioni del campo. Il problema non riguarda solo le partite e solo la pallanuoto, ma gli allenamenti di tutti gli sport natatori, visto che la piscina del Passetto ospita anche il nuoto e il nuoto sincronizzato. Tutti costretti a cercare in fretta soluzioni alternative per la pratica quotidiana in una carenza di impianti natatori ora ancora più stringente. Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore allo sport del Comune di Ancona, Daniele Berardinelli: «Stiamo lavorando assieme per cercare di riaprire la piscina al più presto – assicura –, abbiamo messo a disposizione gli uffici dello sport per supportare Cogepi per presentare la documentazione richiesta dall’ispezione dei vigili del fuoco, attendo ulteriori chiarimenti dai nostri dirigenti al più presto».

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