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Regionali, scatta il toto giunta: ecco le ipotesi

Anche se per ora si tratta di supposizioni, lo schema della nuova Giunta è quello di tre assessorati alla Lega, due a Fratelli d'Italia e uno a Forza Italia. All'Udc qualche presidenza di Commissione o vice presidenza del Consiglio. Ecco i nomi che circolano

ANCONA – Ore frenetiche nel post elezioni regionali per la composizione del nuovo esecutivo. Sciolta la frenesia e l’emozione per la vittoria, ora al nuovo presidente regionale, Francesco Acquaroli, tocca l’arduo compito di far quadrare un puzzle tutt’altro che semplice, quello degli assessorati che ha già annunciato di non voler per ora potenziare in questa prima fase.

Il commissario regionale della Lega, Riccardo Augusto Marchetti, durante la campagna elettorale aveva rivendicato per il suo partito due assessorati, sanità e agricoltura, ai quali potrebbero sedere proprio esponenti del partito salviniano. Sul podio ci sono il fanese Mirco Carloni, la fabrianese Chiara Biondi e il maceratese Filippo Saltamartini, ma ancora non è chiaro cosa potrebbe uscire dallo scacchiere.

Biondi potrebbe infatti andare essere in ballo anche per l’Agricoltura, mentre a Carloni potrebbe essere affidato l’assessorato alle Attività produttive, mentre a Saltamartini potrebbe andare Lavori Pubblici e Infrastrutture. A Fratelli d’Italia potrebbero toccare gli assessorati al bilancio e forse anche le Politiche comunitarie, dove potrebbe sedere l’ex sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, anche se per gestire le risorse in arrivo dall’Europa, con il Recovery Fund, potrebbero essere nominate delle figure dedicate, così come anche per gestire la ricostruzione, ma solo in seconda battuta.

A Fratelli d’Italia dovrebbero andare anche cultura e turismo, per i quali circola il nome dell’anconetano Carlo Ciccioli, già coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni. Un assessorato se lo dovrebbe accaparrare anche Foza Italia, e qui in pista c’è il nome di Stefano Aguzzi. All’Udc potrebbe toccare invece qualche presidenza di Commissioni o la vice presidenza del Consiglio regionale, e qui il nome potrebbe essere quello dell’osimano Dino Latini. Alla presidenza del Consiglio regionale potrebbe invece sedere il numanese Mirko Bilò, ex dirigente della Digos.

Certo per ora si tratta di “fantapolitica”, ma lo schema tre assessorati alla Lega, due a Fratelli d’Italia e uno a Foza Italia, sembrerebbe quello più accreditato e plausibile, sulla base degli equilibri politici usciti dalle urne. Intanto domani è previsto l’arrivo di Matteo Salvini ad Ancona, una visita nella quale probabilmente rivendicherà posizioni per il suo partito che si è piazzato al 23% quale seconda forza politica della regione, guadagnando 10 punti, ma richieste arriveranno anche da Fratelli d’Italia che ha triplicato i suoi consensi piazzandosi al 18%. Insomma per Acquaroli sarà un bel cubo di Rubik.

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