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Regionali: dalla coalizione di centrosinistra c’è l’ok a Mangialardi

I partiti riuniti per un tavolo di confronto ad Ancona, hanno ribadito per la maggior parte il loro sostegno al sindaco di Senigallia e presidente Anci. A prendere tempo sono stati Articolo Uno, Italia Viva e Azione. Lunedì 8 ci sarà nuovo incontro

Da sinistra Giovanni Gostoli e Maurizio Mangialardi (immagine di repertorio del periodo pre covid)

ANCONA – Primo vertice del centrosinistra dopo la quarantena. La coalizione si è riunita ieri nel tardo pomeriggio alla Palombella ad Ancona per riprendere le fila del discorso sulla candidatura alla presidenza della Regione Marche dopo che tutto era rimasto in sospeso per colpa del lockdown. All’incontro erano presenti il segretario regionale del Pd Giovanni Gostoli, il vice Fabiano Alessandrini, per Italia Viva c’erano Fabio Urbinati e Federico Talè, per Articolo Uno Massimo Montesi, per + Europa Mattia Morbidoni, per i Verdi Adriano Cardogna e Gianluca Carrabs, per Italia dei Valori David Favia, per i socialisti Maurizio Cionfrini, per Uniti per le Marche Boris Rapa, per Lista Civica “Centro” Massimiliano Bianchini,  per Azione Andrea Biekar e Tommaso Fagioli, per Demos Paolo Ciani e per Le Nostre Marche Massimo Giulietti.

Sul tavolo il nome di Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia e presidente Anci Marche, che aveva ottenuto il via libera dall’ultimo direttivo regionale del Pd del 1 marzo scorso. Dopo che nei giorni scorsi gli assessori regionali Angelo Sciapichetti e Fabrizio Cesetti avevano preso posizione in favore di un Ceriscioli-bis, il Pd ieri sera ha ribadito che il suo candidato è Maurizio Mangialardi. Intanto però mercoledì sera la questione sarà al centro del gruppo consiliare del Pd dal quale potrebbero anche emergere delle sorprese.

In ogni caso nella riunione di ieri sera a convergere sul sindaco di Senigallia sono stati oltre al Pd, +Europa, Verdi, Lista Civica “Centro”, Presenza Popolare, Italia dei Valori e Socialisti, Le Nostre Marche, invece Articolo Uno, Italia Viva e Azione hanno preso tempo per fare i loro passaggi interni con gli iscritti, anche se la sensazione è che alla fine andranno a convergere su Mangialardi. Demos invece non si è espresso. Il prossimo tavolo di coalizione è previsto per lunedì 8 giugno, ma intanto dopo il lockdown gli alleati che prima erano spaccati per le loro posizioni diverse in merito alla candidatura alla presidenza della Regione, ora sembrano aver ritrovato la coesione. Insomma una situazione diametralmente opposta a quella che c’era tre mesi fa. 

La coalizione ha convenuto di riaggiornare il programma alla luce dell’emergenza coronavirus aprendo un confronto con la società marchigiana su cinque obiettivi strategici: lavoro, salute, welfare, ricostruzione post sisma, ambiente. L’obiettivo aprire una fase nuova.

Apprezzamento è stato espresso «per l’ottimo lavoro fatto dal presidente Ceriscioli e dal governo regionale nella gestione dell’emergenza Covid-19 – si legge nella nota del Pd regionale – . Difronte a questa sfida il centrosinistra al governo in Italia e nelle Marche, dalla Regione e ai Comuni, ha dimostrato ancora una volta di essere forza responsabile, affidabile, sicura».

«Adesso tutto l’impegno è rivolto alla ripartenza in sicurezza, monitorare e tracciare la situazione sanitaria, sostenere lavoratori, famiglie e imprese di fronte all’emergenza economica, misure straordinarie per la tenuta e il rilancio del tessuto produttivo regionale, prepararsi al meglio a un possibile secondo picco della pandemia, investendo nella medicina territoriale, incrementando i posti di terapia intensiva e semi intensiva, nella prevenzione e nella sicurezza dei cittadini – prosegue la nota – .
Mentre la Regione rimette in moto l’economia offrendo sostengo a imprese, lavoratori, famiglie e istituzioni noi, a 100 giorni dalle elezioni, non possiamo tardare nell’offrire ai marchigiani la nostra proposta per il buon governo della Regione».

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