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Acquaroli su candidatura Mangialardi: «Nome strutturato all’interno del Pd»

Il candidato del centrodestra definisce l'avversario come espressione di partito. Intanto il segretario regionale Gostoli è soddisfatto per la convergenza dei dem

ANCONA – Ufficializzata la candidatura di Maurizio Mangialardi con il battesimo arrivato il 1 marzo dalla direzione regionale del Pd, la campagna elettorale dovrebbe partire a breve. Certo non prima che i dem sciolgano il nodo degli alleati che rivendicano la linea del civico.

Il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi
Il candidato Pd Maurizio Mangialardi

Soddisfatto per la coesione il segretario regionale del Pd Giovanni Gostoli che definisce quella del 1 marzo «una bella giornata» che ha aperto «una fase nuova. Un Pd Marche più unito è una bella novità per tutto il centro sinistra, per chi vuole prendersi cura delle Marche e non consegnare la regione alla destra. Le polemiche non servono, non servono alla comunità marchigiana. La nostra missione è costruire un piano per le Marche, con un’alleanza più larga possibile, un progetto inclusivo e plurale, aperto al civismo migliore dei comuni e delle città. Un Patto con le marchigiane e i marchigiani per il buon governo. È arrivato il tempo dell’unità e della responsabilità».

Francesco Acquaroli

Ma intanto che ne pensa il candidato del centrodestra Francesco Acquaroli, di quello che salvo colpi di scena sarà il suo avversario? «Mangialardi è sindaco della sua città da 10 anni e presidente attuale di Anci Marche. Una figura di assoluto rispetto, indicato dal presidente uscente Ceriscioli e sulla quale si sono espressi favorevolmente Ricci e la Mancinelli, a riconoscimento del fatto che il suo sia un nome strutturato all’interno del Pd marchigiano».

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