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Presunti maltrattamenti alla moglie, uomo ammonito

Il provvedimento è stato disposto nei confronti di un uomo italiano di circa 60 anni per presunti maltrattamenti verso la moglie

La Questura di Ancona
La Questura di Ancona

ANCONA – Ancora un ammonimento firmato dal Questore di Ancona Cesare Capocasa. È il settimo dall’inizio dell’anno emesso per arginare il fenomeno dei maltrattamenti in famiglia. Il provvedimento è stato disposto nei confronti di un uomo italiano di circa 60 anni. All’esito dell’istruttoria il Questore ha ritenuto necessario adottare la misura, in considerazione dei reiterati episodi di maltrattamenti che sarebbero stati subìti da diverso tempo dalla donna, ed in considerazione della probabilità che lo stesso possa, anche in futuro, reiterare le sue condotte vessatorie e maltrattanti.

La moglie del soggetto colpito dalla misura, nel corso di un litigio aserebbe stata aggredita dal marito, spintonata e buttata a terra. Il litigio sarebbe nato perchè la donna aveva rivolto all’uomo una battuta che lui non aveva gradito e l’avrebbe aggredita. Una aggressione che sarebbe stata interrotta dal figlio della coppia, maggiorenne, che avrebbe intimato al padre di allontanarsi dalla mamma.

Questo però, si sarebbe mostrato minaccioso anche nei confronti del figlio. La donna sarebbe stata anche vittima di violenza economica da parte dell’uomo. La Questura di Ancona ricorda che la misura di prevenzione nota come “Ammonimento del Questore” costituisce un efficace deterrente volto a contrastare il fenomeno della violenza domestica e dello stalking, per evitare che degeneri in condotte estreme, a volte con esiti drammatici.

Per azionare questo tipo di tutela la segnalazione non deve necessariamente provenire dalla vittima del reato, ma chiunque sia a conoscenza di situazioni di questa gravità, può segnalare alle Forze dell’Ordine i maltrattamenti subiti dalla vittima, per scongiurare eventi lesivi e dunque anche un amico, un parente, un vicino. Prevista la possibilità di accedere a percorsi di recupero per gli uomini maltrattanti attraverso l’associazione POLO9 presente sul territorio del capoluogo. Nel caso in cui il destinatario della misura già ammonito continui a vessare la parte lesa, la condotta diventa perseguibile dall’Ufficio di Polizia, senza che occorra una specifica querela della vittima. 

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