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Ponte di Ognissanti, borghi e città d’arte le mete più gettonate nelle Marche: cultura e buona tavola binomio vincente

Tra le mete più gettonate quelle che organizzano eventi. Ne abbiamo parlato con Pigliapoco, consigliere regionale di Federalberghi

Il Comune di Acqualagna

ANCONA – Il binomio borghi ed enogastronomia nelle Marche si conferma vincente per il ponte di Ognissanti. La conferma arriva da Federalberghi. «Le città d’arte e i piccoli borghi dell’entroterra sono le mete più richieste nella nostra regione» dice Emiliano Pigliapoco, consigliere regionale di Federalberghi Confcommercio. Urbino, Ascoli Piceno, Gradara, Ancona, Macerata, Loreto, Fermo e Pesaro, sono le mete tradizionalmente più gettonate che confermano il loro appeal anche in questa circostanza.

Secondo le stime di Federalberghi nazionale sono 8 milioni gli italiani in viaggio per il ponte: l’89,8% resterà in Italia, mentre solo il 10,2% andrà all’estero. Il giro di affari complessivo si attesterà su circa 3,77 miliardi di euro e la spesa media, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 451 euro a persona.

«I turisti stranieri sono attirati soprattutto dalle località di mare» spiega Pigliapoco e complice il caldo, se il tempo dovesse reggere, ci sarà chi ne approfitterà sicuramente per concedersi un ultimo tuffo al mare. Turisti stranieri a parte, per lo più sono tedeschi, belgi e francesi in questo periodo dell’anno, i vacanzieri cercano eventi, cultura ed enogastronomia.

I festeggiamenti legati ad Halloween fanno registrare un buon movimento a Corinaldo e Polverigi, mentre la fiera nazionale del tartufo fa il pieno ad Acqualagna dove sono moltissimi i turisti che hanno deciso di approfittare dell’evento magari anche per riportarsi a casa il prezioso e gustoso tubero.

Emiliano Pigliapoco, presidente regionale Federalberghi

«I turisti cercano esperienze – spiega il consigliere regionale di Federalberghi – e vogliono scoprire i piccoli borghi, ricchi di un patrimonio artistico e di bellezze artistiche meno conosciute e per questo tutte da esplorare. Non solo sono custodi di tradizioni culturali, ma anche di ‘tesori’ enogastronomici e di usanze».

«Acqualagna – prosegue – ha avuto un vero e proprio boom di richieste con la visita della premier Giorgia Meloni, una cassa di risonanza importante sul territorio nazionale». Per la montagna invece è ancora presto, il foliage si sta facendo attendere e la raccolta delle castagne con le temperature elevate è in ritardo. I vacanzieri, spiega, sono attirati da borghi come Offida, Montelupone, Montemonaco, mete meno conosciute rispetto ai ‘soliti’ circuiti turistici e apprezzate per le bellezze paesaggistiche, per la riocchezza enogastronomica. Vino, olio, miele, conserve e altri prodotti tipici raccontano molto di una terra, del suo presente e del suo passato, arte e buona tavola sono un catalizzatore importante dei flussi turistici.

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