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Ponte dell’Immacolata: negozi pieni, ma per gli acquisti si aspetta. Le città ‘Natale’ attirano e si riscoprono i Sibillini

Grande movimento un po' in tutta la regione nel lungo ponte dell'Immacolata che da l'avvio alle festività natalizie. Gli affari però sono un po' sottotono per i negozianti. Ecco come è andata

BiAnconatale

ANCONA -Ponte dell’Immacolata tra luci e ombre per commercio e turismo: grande affluenza nei negozi, ma pochi acquisti per ora, ristoranti pieni e montagna alla riscossa dopo due anni di ‘magra’ a causa della pandemia. Ma i rincari pesano sulle tasche dei consumatori che rimandano quello che non è essenziale.

«Si è registrato un grande movimento con un notevole afflusso di persone nei centri storici cittadini, un po’ in tutta la regione, soprattutto nelle città che hanno puntato sul Natale» dice il direttore di Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco.

Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche

E i negozi hanno registrato il pienone. «C’è molta voglia di tornare neri negozi», aggiunge, anche se in molti hanno colto l’occasione di visitare i mercatini di Natale, per poi fare tappa anche nei negozi, però più per «vedere l’occasione migliore per poi tornare magari ad acquistare già da questa settimana». Segnali positivi. «Anche se ci sono meno soldi nelle tasche delle famiglie, c’è molto interesse».

Sul fronte del turismo, Polacco spiega che si è trattato soprattutto di movimento ‘locale’ che si è concentrato, oltre che nelle città ‘Natale’ anche nelle zone montane, «specie sui Sibillini, dove i rifugi hanno lavorato molto bene». Insomma, il freddo e l’atmosfera natalizia, hanno portato voglia di montagna.

Per il presidente regionale di Confesercenti, Sandro Assenti, «c’è un chiaroscuro e soprattutto la spesa pro capite ancora non è soddisfacente». «Il ponte dell’Immacolata fa registrare un trend positivo in cui in certi settori, specie in quello della ristorazione, ad esempio, si sono registrate molte presenze. L’atmosfera natalizia ha aiutato molto la gente ad uscire. Nonostante le difficoltà del momento, bollette in primis, c’è voglia e propensione a tornare a comprare i regali».

Assenti evidenzia che «l’abbigliamento ha una buona ripresa nonostante la concorrenza delle vendite on line, cosi come l’elettronica e il settore del benessere. Un buon segnale per un Natale che si annuncia positivo per i commercianti».

La Cna, nell’evidenziare l’affluenza di persone spiega, per voce di Massimiliano Santini, che non sempre le presenze nei negozi si sono tradotte in acquisti e che al momento nell’anconetano lo shopping di Natale è «sottotono». Alcuni hanno approfittato del Black Friday per anticipare i regali, mentre chi deve acquistare per sé «aspetta direttamente i saldi». Insomma «gli acquisti non essenziali vengono rimandati» conclude.

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