Attualità

Piste senza neve, ma chalet pieni a Bolognola e Frontignano: Capodanno sold-out

Nonostante l'assenza di neve sulle montagne marchigiane, in tanti hanno scelto di passare le feste sui monti Sibillini. Bilancio più che positivo a Bolognola e Frontignano

Lo ZChalet a Bolognola gremito nella giornata di Santo Stefano 2022

ANCONA – Natale e Santo Stefano senza neve ma con il pienone negli chalet dei Sibillini, sold out anche per San Silvestro e Capodanno. Nonostante la neve non abbia fatto la sua comparsa sulle montagne marchigiane, sono stati in tanti a recarsi in vetta per festeggiare le festività e in particolare a far registrare il pienone è stato soprattutto il giorno di Santo Stefano che, complice il bel tempo e le giornate dal clima mite con temperature sopra le medie stagionali, ha attratto non solo i marchigiani ma anche i vicini umbri. Insomma Natale e Capodanno sono sempre più trendy in alta quota.

«A Bolognola e Frontignano abbiamo avuto molta affluenza e il ristorante Saliere come lo ZChalet hanno registrato il pienone» spiega Francesco Cangiotti, amministratore di Funivie Bolognolaski che gestisce gli impianti di Pintura di Bolognola con il rifugio ZChalet di Bolognola, e di Frontignano di Ussita con le seggiovie del Saliere e il rifugio Saliere. Grazie agli eventi organizzati, tra cui un party con dj-set allo ZChalet di Bolognola, in tantissimi sono saliti in vetta anche se a predominare è il verde delle piste e non il bianco della neve di cui per ora non c’è traccia.

I turisti, soprattutto dall’Umbria, ma anche i marchigiani, hanno approfittato del bel tempo per prendere il sole, per fare una passeggiata in montagna e per stare all’aria aperta. Cangiotti parla di «un primo bilancio mediamente positivo per le due località invernali, dove però «ci si aspetta la neve, specie dopo due anni segnati dalla pandemia» che ha ridotto in sofferenza tutto il ‘comparto neve’.

Il rifugio Saliere a Frontignano

Intanto però le belle giornate di sole oltre a riempire i due rifugi, hanno portato anche qualche prenotazione negli hotel, anche se si spera che i fiocchi prima o poi cadano per far partire la stagione sciistica. «Dato che nelle Marche solitamente la neve non c’è quasi mai negli ultimi anni a Natale, abbiamo lavorato per destagionalizzare l’offerta turistica – spiega Cangiotti – , certo è che se ci fosse stata la neve avremmo lavorato di più. Siamo aperti con rifugi e seggiovia fino all’8 gennaio, poi vedremo». Buona l’affluenza anche nella giornata dopo Santo Stefano, chi ha preso le ferie ha scelto di godersi la giornata di sole in quota.

Le previsioni meteo per ora non sembrano concedere grandi speranze agli operatori del comparto neve, almeno fino all’Epifania, solo «a partire da metà gennaio ci sarà un cambiamento che potrebbe finalmente portare la neve» e con essa la tanto agognata settimana bianca attesa con impazienza non solo dagli operatori, ma anche dagli aficionados. Una tradizione, quella della settimana bianca, che risale al secondo dopoguerra e che via via è diventata un must dell’inverno non solo nelle località del Trentino, ma anche sulle vette marchigiane.

Ti potrebbero interessare