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Pietro, da Kiev a Torrette per proseguire le cure oncologiche. La guerra non ferma la solidarietà

Il 31enne è riuscito a scappare dalla capitale Ucraina dove è in atto il conflitto e ad arrivare a Torrette dove potrà curarsi. Sarà il primo ospite del Casale Angelini

Pietro, il 31enne di Kiev, con il primario della Clinica Oncologica di Torrette Rossana Berardi e il suo team

ANCONA – È giunto ieri alla Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona il primo paziente ucraino nelle Marche, proveniente dall’Ospedale di Kiev, il capoluogo del paese afflitto dall’attacco militare russo. Il 31enne di nome Pietro, malato oncologico, è riuscito ad allontanarsi dalle zone di guerra e a raggiungere l’Italia. Ora nelle Marche, all’Ospedale regionale di Torrette, potrà completare il trattamento radio-chemioterapico, interrotto in seguito all’esplosione del conflitto bellico, a dimostrazione che la guerra non ferma la solidarietà.

Pietro è arrivato con un volo dopo aver attraversato la frontiera con la Romania. Sarà il primo ospite ucraino del Casale Angelini di Ancona.

«Accogliamo una delle prime persone costrette a fuggire dalla guerra in Ucraina» ha detto l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini in visita al reparto dove ha portato il saluto e la solidarietà della Regione Marche. «La solidarietà della nostra Regione è nota e non si fermerà certamente qui» ha aggiunto.

Il 31enne è riuscito a scappare dalla capitale Ucraina dove è in atto il conflitto e ad arrivare a Torrette dove potrà curarsi. E' il primo malato ad arrivare nelle Marche
Saltamartini con Berardi, Caporossi e il team della Clinica Oncologica di Torrette

Il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona e coordinatore regionale FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie Ospedaliere) Marche, Michele Caporossi, ha sottolineato che «la FIASO ha già allestito una rete di solidarietà per trasporto, cura e assistenza sanitaria alla popolazione proveniente dalle aree di guerra. Gli Ospedali Riuniti di Ancona partecipano a questo sforzo collettivo nell’ambito delle iniziative coordinate dalla Regione Marche».

«Da sempre ci prendiamo cura di tutti, specie di chi ha più bisogno, come i pazienti oncologici che non possono interrompere le cure – ha evidenziato la professoressa Rossana Berardi, membro del direttivo Nazionale AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), ordinario di Oncologia all’Università Politecnica delle Marche e primario della Clinica Oncologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona -. La nostra missione è lottare per la vita».

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