Attualità

Pesca, ripresa zoppicante per le marinerie marchigiane. Caldaroni: «Proclamato lo stato d’agitazione»

La ripresa della pesca, dopo oltre un mese di stop per il fermo biologico, «è zoppicante» secondo il presidente delle marinerie d'Italia. Il costo del gasolio, schizzato verso l'alto, pesa sui bilanci delle imprese

Pescherecci al Mandracchio

ANCONA – «Proclamato lo stato d’agitazione della marineria marchigiana». Lo annuncia Francesco Caldaroni, presidente delle marinerie d’Italia. La ripresa della pesca avvenuta lunedì 11 settembre, dopo oltre un mese di stop per il fermo biologico, «è zoppicante» dice, spiegando che il costo del gasolio, schizzato verso l’alto, «rende impossibile, per le imprese della pesca, lavorare».

Caldaroni fa presente che il prezzo del gasolio è arrivato a 0.92 euro, mentre a fine luglio si attestava intorno a 0.75 euro, un aumento consistente su una voce di spesa che incide molto nei bilanci dei pescherecci, tanto che se «per un pieno di carburante a gennaio 2022 servivano circa 8mila euro – spiega – adesso ne servono 16mila».

«Con il costo del carburante raddoppiato – dice – non si riesce a lavorare, oltretutto il prezzo del pesce all’asta è calato negli ultimi tempi». Il timore dei pescatori è che quando tutte le marinerie d’Italia riprenderanno l’attività di pesca, le quotazioni del pesce all’ingrosso scendano ulteriormente, riducendo all’osso i guadagni, già risicati.

«Al momento in Italia è tornato in attività solo il 30% circa delle marinerie» spiega, nelle Marche si pesca da Pesaro fino a Civitanova Marche, mentre la marineria di San Benedetto del Tronto riprenderà la prossima settimana.

Già prima del fermo pesca al mercato ittico il prezzo dei merluzzi era crollato da 10 euro al chilo a 4,5 euro «adesso è cresciuto di nuovo, ma il prezzo dei gamberi e del resto del pesce pescato dalle marinerie marchigiane è ancora molto basso e potrebbe scendere ancora».

Il mondo della pesca ha vissuto un’estate piuttosto complicata nelle Marche, a causa del calo registrato nella richiesta di prodotto fresco, anche in conseguenza delle dinamiche legate all’alluvione avvenuta a maggio in Emilia Romagna, che ha penalizzato anche la nostra regione. Caldaroni ha chiesto un incontro con la Regione Marche per mettere sul tavolo le numerose criticità che affliggono il settore, intanto però è stato d’agitazione che potrebbe interessare via via anche le altre regioni.

© riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare