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Pass tra Regioni, gli albergatori: «Senza sblocco non avremmo potuto riaprire»

Gli albergatori delle Marche contano di confermare i numeri della stagione estiva 2020, grazie alla possibilità di tornare a viaggiare tra regioni anche di colore diverso. Ecco in che consiste il pass

Immagine di repertorio

ANCONA – Un lasciapassare per gli spostamenti tra regioni non in fascia gialla e per assistere ad eventi culturali e sportivi. È la novità annunciata ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi in occasione della conferenza stampa sulle riaperture e sullo scostamento di bilancio.

Si tratta di un pass, che per certi versi va ad anticipare il green-pass europeo il cui obiettivo è quello di garantire gli spostamenti anche fra regioni di colore diverso, in sicurezza.

Sul lasciapassare verrà infatti attestata l’avvenuta vaccinazione contro il covid-19, la negatività al test da non più di 48 ore, e la guarigione dalla malattia. Per ora i dettagli non sono stati illustrati, lo saranno nel prossimo decreto in arrivo, ma intanto questa misura da una boccata di ossigeno alle attività di ristorazione e agli albergatori che puntano tutto sulla stagione estiva in arrivo per risollevare le sorti di una economia, quella italiana e regionale, flagellata dalle chiusure.

Simone Iualé titolare dell’Hotel La Rosa dei Venti di Monte San Giusto

«È un primo passo di speranza per poter ricominciare a lavorare – spiega Simone Iualé, titolare dell’Hotel La Rosa dei Venti di Monte San Giusto, nell′entroterra del Maceratese – , con le regioni chiuse, eccetto che per lavoro, il fine settimana siamo in sofferenza da oltre un anno.  Questa riapertura ci permette probabilmente di lavorare, da una piccola spinta anche per la stagione estiva».

L′albergatore  è convinto di confermare i numeri della stagione precedente anche se non nasconde che le prenotazioni per luglio e agosto al momento sono poche. «Se la stagione estiva non sarà buona il rischio è che a settembre ci ritroveremo con molte attività chiuse dal momento che i ristori sono una presa in giro».

«Se non avessero riaperto agli spostamenti fra le regioni non avremmo potuto riaprire» afferma Maria Luisa Castellani Marcelli, proprietaria dell’Hotel Marcelli a Numana. La storica albergatrice della Riviera del Conero fa notare che in estate la clientela arriva tutta da fuori regione, specie dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna.

Hotel Marcelli Numana

Con lo sblocco delle riaperture le prenotazioni fioccano e, spiega, ogni giorno riceviamo «almeno una decina di chiamate anche per gli ombrelloni». L’aspettativa degli operatori è sostanzialmente quella di replicare i numeri della stagione dell’estate 2020, quando la Riviera del Conero aveva registrato un vero e proprio boom di turismo. «Anche se abbiamo lavorato solo tre mesi – ricorda – l’estate scorsa abbiamo avuto sempre la struttura piena e contiamo anche quest’anno di fare altrettanto».

Daniele Cingolani, socio titolare ristorante La Pagodina

Anche il mondo della ristorazione è positivo e si attende una stagione “coi fiocchi”. «Era ora che consentissero gli spostamenti tra regioni – dichiara Daniele Cingolani, co-titolare del ristorante La Pagodina di Marcelli di Numana – . Per questa estate ci aspettiamo buoni numeri, siamo convinti che ci sarà turismo e movimento, la gente ha voglia di viaggiare e tornare alla normalità».

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