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Papa Francesco strattonato reagisce. Monsignor Spina: «Ha visto una situazione pericolosa»

Gli schiaffetti dati dal Pontefice alla mano della fedele hanno fatto il giro del web suscitando reazioni diverse. Ecco cosa dice il vescovo metropolita di Ancona-Osimo

Monsignor Angelo Spina

ANCONA – «A volte perdiamo la pazienza. Anche io. E chiedo scusa per il cattivo esempio di ieri». Si è scusato così Papa Francesco per essersi liberato dandole schiaffi dalla mano di una fedele cinese che lo aveva strattonato dopo la celebrazione del Te Deum in piazza San Pietro la notte di San Silvestro.

«Gesù non ha tolto il male dal mondo ma lo ha sconfitto alla radice. La sua salvezza non è magica, ma “paziente”, cioè comporta la pazienza dell’amore, che si fa carico dell’iniquità e le toglie il potere», ha detto Bergoglio.

Il gesto però ha suscitato moltissime reazioni contrastanti e il video sul web è diventato virale. Sulla questione è intervenuto su Facebook anche il leader della Lega Matteo Salvini che ha pubblicato un video nel quale ripropone la situazione e ironizzando scrive «strattonato da fan agitata», poi mima il gesto di voler colpire la donna, impersonata dalla fidanzata Francesca Verdini, terminando con una carezza. Infine commenta «che Papa tollerante, A no…a predicare agli altri di essere tolleranti».

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Un commento, quello di Salvini, che per il parlamentare marchigiano del Pd Mario Morgoni avrebbe dovuto evitare: «Da politico mi vergogno ad essere accomunato nella stessa categoria nella quale si impegna Salvini, e cioè la politica. Il suo atteggiamento di derisione nei confronti della reazione avuta dal Papa è inconcepibile. Il Pontefice – prosegue – ha avuto una reazione assolutamente umana e comprensibile perché è stato strattonato con violenza dalla fedele cinese, quasi più paternalistica, ma non certo violenta, è stato trattato in maniera incivile dalla donna». Morgoni condanna Salvini, reo a suo dire di tentare di «offuscare l’immagine di Papa Francesco che invece è così nitida, ed è l’immagine di un uomo che lotta per valori e principi fondamentali di umanità. Papa Francesco ha un grande prestigio, mentre Salvini da piccolo uomo della politica cerca di scardinare la sua autorità deridendo il Papa. Questa è una operazione che da conto della sua povertà e del fatto che sia a corto di argomenti politici oltre che di valori, pertanto cerca di demolire chi valori ne porta in maniera rilevante».

Secondo il parlamentare «il Papa ha risposto in modo molto umano per dire “lasciami stare”, per questo va rispettato. Mi meraviglio piuttosto – conclude – che la donna cinese non si faccia avanti per scusarsi, doveva essere lei a farlo e non Papa Francesco».

«Il Papa è affabile con tutti e vuole incontrare la gente – commenta il vescovo metropolita di Ancona-Osimo Monsignor Angelo Spina – ma a volte alcune persone sono un po’ imprudenti e invadenti, e la fedele cinese lo ha strattonato, il suo è stato un gesto scortese». «Nel suo camminare il Papa non sempre ha una sua stabilità – prosegue – e avrebbe anche potuto cadere, per un istante è sembrato potesse perdere l’equilibrio mentre sul volto gli si dipingeva una smorfia di dolore, forse per i dolori alla schiena di cui notoriamente soffre. Ha reagito in quel modo perché ha visto una situazione pericolosa. Il Pontefice vuole il contatto con le persone, ma non vuole essere visto come un dispensatore di miracoli o grazie. Ha chiesto subito scusa per il gesto di impazienza».

Don Dino Cecconi missionario, cappellano e giornalista che ha percorso l’Italia come regista delle Sante Messe domenicali trasmesse in diretta su Rai Uno, spiega che «il gesto eccessivo compiuto dalla fedele cinese poteva rappresentare anche un atteggiamento provocante e quindi il fatto che il Papa se ne sia voluto liberare facendolo anche con una certa forza per me ha una sua validità. Occorre vedere l’invadenza e la prepotenza utilizzata da parte di alcune persone che spesso compiono gesti che non arrivano all’onore delle cronache, ma è capitato anche di persone che hanno sfilato l’anello al Papa». A meravigliare Don Dino il fatto che le telecamere siano rimaste fisse su quanto stava accadendo e non abbiano distolto l’obiettivo, sarebbe stato più rispettoso anche nei confronti della donna, evidentemente ci sono pochi argomenti da trattare». 

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