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Pandemia e salute mentale, all’ospedale di Torrette l’ambulatorio per la depressione post-Covid

Tra gli strascichi lasciati dal virus nei malati ricoverati, ci sono anche disturbi d'ansia e depressivi. Le cure saranno erogate a distanza tramite teleconferenza. Il punto con il primario Umberto Volpe

Torrette
Gli Ospedali Riuniti di Ancona

ANCONA – Trattamenti psichiatrici, psicologici e counselling a distanza, in modalità “virtuale”. All’ospedale regionale di Torrette di Ancona sta per nascere un ambulatorio per la depressione post Covid in seno alla Clinica di Psichiatria. «Il progetto è in via di definizione» spiega il professor Umberto Volpe, primario della Clinica di Psichiatria degli Ospedali Riuniti di Ancona, e sarà realizzato d’intesa con la Divisione di Malattie Infettive diretta dal presidente degli infettivologi italiani, Marcello Tavio.

Tra gli strascichi lasciati dal Covid-19 nei malati che hanno subito un ricovero, oltre alla conseguenze sulla salute fisica ci sono anche quelle sulla salute mentale con disturbi d’ansia e depressione. «Possiamo già dire – prosegue – che l’ambulatorio erogherà counselling psicologico di supporto e trattamenti specifici per la depressione, sia farmacologici, con antidepressivi di ultima generazione, che psicologici, con la terapia interpersonale e dei ritmi sociali».

Il protocollo, a cui sta lavorando anche il dottor David Rocchetti, responsabile dell’ambulatorio dei disturbi affettivi, vedrà l’erogazione delle cure «attraverso i mezzi della telepsichiatria»: i colloqui si svolgeranno in teleconferenza su tablet e smartphone, mentre le ricette saranno dematerializzate.

Umberto Volpe

Una iniziativa, che partirà in tempi rapidi, vista l’erogazione delle cure a distanza, una scelta resa necessaria dal fatto che alcuni malati possono essere ancora positivi al virus, anche dopo la dimissione dall’ospedale.

«Auspichiamo che questo ulteriore sforzo organizzativo della Psichiatria di Torrette sia supportato adeguatamente dalle istituzioni competenti nei mesi a venire e rappresenti uno stimolo a devolvere necessarie ulteriori risorse verso la salute mentale» sottolinea il primario.
Da alcuni giorni sono partiti lavori di ampliamento del reparto, che consentiranno di attivare un servizio psichiatrico di diagnosi e cura specificamente dedicato ai bisogni di salute mentale degli adolescenti e dei giovani, «una fascia di età particolarmente esposta ai problemi di salute mentale durante la pandemia, a cui speriamo di dare una risposta concreta ed efficace nei mesi a venire».

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