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Pandemia, Marche verso la zona rossa

Attesa per la valutazione della cabina di regia che potrebbe far scattare il provvedimento per l'intera regione. Sospeso l'impiego del lotto del vaccino AstraZeneca bloccato dall'Aifa

ANCONA – C’è attesa per la valutazione della cabina di regia sulla nuova stretta che potrebbe far scattare la zona rossa anche per le Marche che già hanno quattro province in questa fascia di rischio (Ancona, Fermo, Macerata e Pesaro Urbino), mentre solo la provincia di Ascoli Piceno è in zona arancione.

La curva dei contagi ancora elevata e la pressione sulle strutture ospedaliere potrebbero far scattare le maggiori restrizioni per tutte e 5 le province. Nella giornata di ieri il presidente Francesco Acquaroli, parlando dell’andamento della curva epidemiologica nelle Marche aveva sottolineato che l’Anconetano, locomotiva dei contagi, è in decrescita, mentre nelle altre province, incluso l’Ascolano, la curva sta salendo.

Nelle terapie intensive della regione il livello di occupazione è del 46% (di 16 punti percentuali superiore alla soglia critica del 30%), un dato che potrebbe far scivolare tutta la regione in zona rossa con ordinanza del ministero della Salute. Se le Marche dovessero restare in zona arancione, in ogni caso il presidente regionale Acquaroli potrà riconfermare le ordinanze per mantenere in zona rossa le quattro province che già lo sono.

La nostra regione insieme a Campania, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e province autonome di Trento e Bolzano è stata inserita tra le aree colorate in rosso scuro nella mappa aggiornata del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc).

Intanto il governo sta lavorando ad una nuova stretta che potrebbe arrivare già oggi con un nuovo decreto che resterà in vigore fino a Pasqua. Tra le misure in ballo ci sono l’ingresso automatico in zona rossa per le regioni con 250 contagi ogni 100 mila abitanti e un indice Rt oltre 1,25. Per le festività pasquali la stretta potrebbe ricalcare lo schema natalizio, prolungando il divieto di spostamento tra le regioni, che scade il 25 marzo e spostarlo al 6 aprile, rinviando al 7 aprile la riapertura di cinema e teatri.

Nei weekend potrebbe scattare un lockdown generale, anche se per ora sembra una ipotesi remota, mentre più plausibile è l’estensione del coprifuoco, attualmente in vigore dalle 5 alle 22, ma che potrebbe essere fissato alle 20 o anche prima.

Il Governo e le Regioni si stanno confrontando anche per elaborare un nuovo piano vaccini così da accelerare la campagna e immunizzare il prima possibile il maggior numero di persone: ieri l’incontro con i rappresentanti delle Regioni e oggi un nuovo vertice per mettere a punto le nuove misure anti-contagio.

Anche nelle Marche è stata sospesa la somministrazione del lotto del vaccino AstraZeneca (lotto ABV2856), ritirato in via precauzionale dal mercato dall’Aifa in seguito alla segnalazione di eventi avversi gravi in concomitanza alla sua somministrazione. Il servizio sanitario regionale ha fatto sapere che nelle Marche il lotto in questione è stato «immediatamente sospeso e sostituito con altri lotti del vaccino disponibili» e che è stato attivato «un monitoraggio costante delle eventuali reazioni avverse ai soggetti che finora hanno ricevuto le dosi del lotto in questione».

Al momento nelle Marche «non sono stati registrati episodi di rilievo ma, tra le 1750 persone che hanno ricevuto questo vaccino, si sono verificati soltanto due eventi lievi pari agli stessi che possono comunemente verificarsi dopo la somministrazione di un qualsiasi vaccino, quali febbre dolori muscolari». I campioni del lotto saranno oggetto di approfondimento da parte dell’Istituto superiore di Sanità.

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