Attualità

Omicron 5, boom di test covid nelle farmacie. Assofarm: «Quasi quadruplicati»

Si impenna la richiesta di test antigenici rapidi per la diagnosi Covid nelle farmacie. Numeri spinti in alto dalla variante Omicron. A crescere sono anche i positivi emersi dai test

Immagine di repertorio

ANCONA – Con il crescere dei contagi da Sars-Cov-2, spinti in alto dalla variante Omicron 5, tornano a crescere in maniera esponenziale le richieste di test antigenici rapidi per la diagnosi di infezione da Covid. Se negli ultimi mesi questi test sembravano oramai quasi un lontano ricordo, dopo l’abolizione del Green pass, ora le farmacie sono tornate quasi ai numeri che macinavano l’inverno scorso, quando le ondate pandemiche si susseguivano una dietro l’altra.

La conferma arriva dall’associazione dei farmacisti Assofarm. Il presidente regionale, Tiberio Belleggia, spiega che nelle ultime settimane le richieste di test antigenici rapidi nelle farmacie «sono quasi quadruplicate rispetto al mese di giugno, quando erano divenute quasi residuali».

Tutta colpa della «recrudescenza dei contagi» legata alla nuova ondata di infezioni da Sars-Cov-2, che sta facendo salire anche il numero dei ricoverati nei reparti non intensivi. Un incremento, quello dei test che si è «ulteriormente accentuato nell’ultima settimana» quando i casi hanno avuto una vera e propria esplosione (oltre 4mila ieri – 14 luglio – sono nelle Marche le nuove infezioni) con l’incidenza tornata sopra quota 1.000 casi su 100mila abitanti.

A crescere, precisa il presidente Assofarm, non è solo il numero dei test eseguiti nelle farmacie, ma anche la quota delle persone che risultano positivi al test, «quasi un 60%. Notiamo – aggiunge – che molti restano positivi al virus anche per più di una settimana, spesso anche per 10 giorni, ma osserviamo anche che le persone presentano disturbi più lievi e nessuna di quelle per ora risultate positive nelle nostre farmacie è stata ospedalizzata, sono tornati per il test ad una settimana – 10 giorni dall’accertamento dell’infezione».

E intanto, su volti dei marchigiani, stanno ricomparendo le mascherine: «Nei piccoli centri sono molti quelli che la indossano per entrare in farmacia specie negli ultimi giorni – spiega -, meno in città, ma solitamente nei piccoli centri le persone tendono ad essere più prudenti nei confronti del virus, specie gli anziani».

Ti potrebbero interessare