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Nuovi focolai nelle Case di riposo: positivi al Ceci di Camerano. Guidi (AV2): «Nessun caso di variante inglese»

Dopo i cluster accesi al Mordini di Chiaravalle e al Recanatesi di Osimo, casi di infezione si sono registrati anche nel Comune dell'anconetano. Pressoché stabile la situazione al Benincasa di Ancona

ANCONA – Si allarga il cerchio dei focolai covid all’interno delle Case di riposo dell’Anconetano. Dopo i cluster accesi al Mordini di Chiaravalle, al Recanatesi di Osimo, al Benincasa di Ancona e al Divina Provvidenza di Loreto, dei casi di infezione si sono registrati anche nella casa di riposo Opera Pia Ceci di Camerano. 

«Ancora la situazione è sotto controllo – rassicura il direttore dell’Area Vasta 2 Giovanni Guidi – grazie alla collaborazione delle strutture, al personale del Distretto che è tutto orientato a mantenere l’assistenza ai livelli di sicurezza, grazie ai medici dell’Usca e agli operatori del 118 che a volte vengono chiamati, riusciamo a garantire la copertura di sicurezza per questi ospiti».  «Nessun caso di variante inglese», ad oggi è stato rilevato fra gli ospiti o gli operatori, afferma il dottor Guidi.

Una decina per ora i casi di positività al covid-19 confermati nella struttura della Fondazione Ceci di Camerano, dove è in corso una verifica da parte del Distretto e del Dipartimento di Prevenzione, per definire la reale portata dei contagi. Nella Casa di riposo per ora i contagi interessano in prevalenza gli ospiti (7) anche se non sono stati risparmiati neanche gli operatori (2). «Per fortuna ancora le condizioni degli ospiti colpiti al momento non sono gravi – fa sapere la Casa di riposo e assistenza Opera Pia Ceci – , la febbre è bassa ed in alcuni casi è scomparsa del tutto, altri sintomi non sono stati riscontrati».

Dopo aver isolato i casi positivi la direzione ha sospeso le attività sociali di gruppo, chiuso gli spazi comuni, e dato il via all’esecuzione dei tamponi fra gli ospiti per la verifica di ulteriori eventuali nuove positività. «Tutto il personale entrato in servizio oggi è stato sottoposto a tampone antigenico rapido e sono risultati tutti negativi» si legge nella pagina Facebook della Fondazione Ceci. Ad essere colpito è il nuovo stabile, mentre nell’edificio storico non sono stati ancora riscontrati casi. In campo, come nelle altre Case di riposo ci sono le Usca.

Al Benincasa di Ancona la situazione aggiornata ad oggi (8 febbraio) vede  27 ospiti positivi al virus ancora presenti all’interno della struttura, altri 5 sono ricoverati, 4 invece sono negativi al virus. Sei le persone decedute, 4 delle quali positive al virus. Situazione invariata sul fronte dei contagi tra gli operatori, 17 i positivi su 27.

L’assessore alla Sanità e Servizi Sociali del Comune di Ancona, Emma Capogrossi, fa sapere che la copertura infermieristica nella struttura è garantita dall’Asur con 3 operatori, uno dei quali presente nel turno di notte e mercoledì è previsto l’arrivo di altri 5 infermieri. In campo il personale Usca che esegue due sopralluoghi al giorno per monitorare le condizioni degli anziani. Intanto conferma l’arrivo dei sanitari della Marina Militare, «ormai è questione di giorni», come richiesto dal direttore dell’Area Vasta 2 e sollecitato dall’assessore.

Capogrossi ha disposto da parte della struttura una comunicazione quotidiana alle famiglie sulle condizioni degli anziani ospiti: «Ogni giorno dalle 14 alle 18 i familiari ricevono notizie», spiega «perché immaginiamo lo stato di apprensione in cui stanno vivendo questo momento e vogliamo che siano costantemente informati».

Al Recanatesi di Osimo su 97 ospiti, 80 sono i positivi e 17 i negativi. Degli anziani risultati positivi al virus covid-19, 14 sono stati ricoverati in ospedali. 

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