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A Natale torna il paniere delle eccellenze Ant. La pandemia non frena la solidarietà, nel 2020 assistiti 810 malati a domicilio

Torna l'iniziativa solidale del paniere delle eccellenze Ant, il cesto a favore della fondazione che eroga assistenza domiciliare gratuita ai malati oncologici e cronici

Da sinistra Vernarecci, Petrini, Biancani, Latini, Pannuti e Severini

ANCONA – Torna anche quest’anno per la quinta edizione il paniere delle eccellenze, il cesto solidale a favore della Fondazione Ant la onlus fondata nel 1978 ad iniziativa dell’oncologo Franco Pannuti, che fornisce assistenza medico specialistica gratuita direttamente a casa dei malati di tumore, senza alcun costo per le famiglie.

Olio, miele, pasta, vino, caffè, birra e prodotti dolciari, insomma il meglio delle eccellenze enogastronomiche delle Marche, donate dalle più importanti aziende del territorio, si tradurranno in assistenza socio-sanitaria domiciliare, grazie alla generosità delle imprese che hanno messo a disposizione i loro prodotti e dei marchigiani che le acquisteranno per se stessi, ma anche come strenna natalizia. Un dono che vale doppio perché “regala” sollievo a chi soffre nel conforto della propria abitazione, circondato dall’affetto dei propri cari.

L’iniziativa è stata illustrata questa mattina a Palazzo delle Marche, dal presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Dino Latini, dal vicepresidente Andrea Biancani, dalla presidente nazionale Ant Raffaella Pannuti, dal responsabile del Servizio psicologico Ant Marche Marco Boccaccini, dalla responsabile del Servizio sanitario Ant Marche Germana Severini, e dalla referente Cna delle imprese aderenti al progetto Francesca Petrini. 

Come avere il paniere delle eccellenze

Il paniere delle eccellenze Ant

Il paniere delle eccellenze Ant, al costo di 20 euro, può essere acquistato online sulla pagina Ant Marche all’indirizzo https://ant.it/store/marche/, oppure in occasione dei mercatini organizzati dall’associazione. In ogni paniere sono presenti 4 eccellenze enogastronomiche tipiche di altissima qualità, in una borsina in Juta (nel paniere si possono trovare birra, vino, farina, biscotti, confetture, caffè, succhi di frutta, miele, legumi, olio, pasta, zafferano, formaggio, salumi, spuma e liquori).

Il presidente Latini nel suo intervento ha voluto sottolineare l’importanza di garantire ai malati le «cure più affettuose possibili» ed ha evidenziato l’impegno nel fare in modo che Regione ed istituzioni possano essere «un anello importante» di questa catena di solidarietà. Il vicepresidente Biancani dal canto suo ha posto l’accento sul momento di difficoltà legato alla pandemia che ha acuito le problematiche vissute dai malati oncologici, ma allo stesso tempo ha ridotto le risorse a disposizione della fondazione che per le restrizioni e i blocchi imposti per limitare la circolazione del virus «non ha potuto fare campagne di raccolte fondi», inoltre ha garantito l’impegno dell’Assemblea, nel «promuovere e sensibilizzare i cittadini all’acquisto del paniere Ant».

Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini

Nelle Marche nel 2020 sono stati 810 i malati assistiti da Ant a casa propria, un numero importante che ha registrato un incremento significativo con una crescita del 25-30% delle richieste di assistenza domiciliare, a testimonianza del fatto che la pandemia non è riuscita a frenare la solidarietà. Dal 1992, anno della costituzione di Ant nelle Marche, sono state seguite al proprio domicilio 10.515 persone. L’associazione, presente a Civitanova Marche, Pesaro e Porto Sant’Elpidio, invia al domicilio dei pazienti oncologici, ma anche dei malati cronici, medici palliativisti, infermieri e psicologi, garantendo il servizio anche con reperibilità notturna e durante le feste.

Una assistenza qualificata che è valsa alla Fondazione Ant il riconoscimento di premio nazionale al volontariato nell’ambito dell’assistenza sanitaria, attribuito il 13 novembre di quest’anno dalla presidente del Senato Casellati.
La presidente nazionale Ant, Raffaella Pannuti, figlia dell’oncologo fondatore dell’associazione, nel ripercorrere le tappe degli accadimenti dell’ultimo anno, con l’avvento della pandemia, ha ricordato le difficoltà affrontate nelle prime settimane, quando mancavano le mascherine, nel fornire assistenza domiciliare a pazienti così fragili. Eppure l’associazione non solo è riuscita a proseguire nell’erogazione del servizio, ma ha addirittura visto crescere i suoi numeri.

Raffaella Pannuti, presidente nazionale Ant

Quest’anno 130 aziende marchigiane hanno donato 7.900 prodotti ad Ant contro i 4.636 della passata edizione, segno di una maggiore generosità da parte delle imprese nonostante le difficoltà affrontate anche dalle aziende afflitte dalle chiusure. Raffaella Pannuti, rivolgendosi al presidente dell’Assemblea Legislativa Latini ha ricordato che nelle Marche «manca ancora l’accreditamento per le cure palliative domiciliari» una lacuna che ha auspicato possa essere colmata. Inoltre ha rimarcato che il Pnrr prevede il potenziamento dell’assistenza domiciliare per i malati anche attraverso la telemedicina.

Lo psicologo Ant, Boccaccini,  ha posto l’accento sull’importanza che la medicina sia umana, dal momento che rappresenta «l’incontro tra persone», mentre il medico Severini, ha rimarcato «entriamo nelle case con grande professionalità, per migliorare la qualità della vita dei pazienti. I malati oncologici in qualunque fase della loro malattia vanno curati fino all’ultimo momento – spiega – . Anche la morte è un momento intimo e noi diamo la possibilità a queste persone di morire a domicilio» circondati dall’affetto dei propri familiari «e con dignità». «L’amore fa la differenza – ha aggiunto – me lo ha insegnato Pannuti. Diceva: “non uscite mai dalle case senza aver risolto il problema dei pazienti, altrimenti il nostro servizio è nullo”».

Da sinistra Pannuti e Severini

Francesca Petrini in rappresentanza delle imprese aderenti e facenti capo a Cna, ha ringraziato l’associazione per essere riuscita «anche in una situazione di estrema difficoltà come quella della pandemia, a garantire il servizio, addirittura aumentando i casi di assistenza. La solidarietà non si deve fermare – ha detto – , abbiamo il dovere di contribuire» ed ha rinnovato l’impegno a proseguire il sostegno all’iniziativa, e a trovare anche altre forme di collaborazione durante l’anno.

Vernarecci, Petrini e Biancani

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