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Carceri marchigiane, Cannabis terapeutica e aree interne: via libera in Consiglio regionale a tre mozioni

Seduta concentrata sull'esame di mozioni quella di oggi. Tre quelle approvate, mentre altre sono state rinviate alla prossima seduta che si terrà il 28 novembre

Seduta del Consiglio regionale

ANCONA – Via libera in Consiglio regionale a tre mozioni: una sulle criticità nelle strutture carcerarie della regione, afflitte da sovraffollamento e carenza di personale, una per contrastare lo spopolamento delle aree interne ed una ulteriore che chiede l’applicazione della legge regionale sulla Cannabis terapeutica.

Rinviata invece la maggior parte degli ordini del giorno, mentre qualche polemica si è registrata durante la seduta su una mozione avanzata dal consigliere regionale del Pd Fabrizio Cesetti, poi rinviata, sulle infrastrutture nelle aree di crisi complessa del distretto pelli e calzaturiero del Fermano. Il dem Cesetti ha ricordato l’occasione perduta per quanto concerne la realizzazione della terza corsia in A14 che non aveva avuto seguito per l’opposizione di alcuni sindaci delle aree interessate.

Rinviata con voto unanime alla prossima seduta calendarizzata per il 28 dicembre, la proposta di legge in materia di certificazione delle competenze in ambito di formazione e lavoro. In aula sono state svolte alcune interrogazioni, per poi passare all’esame delle mozioni.

La situazione degli istituti penitenziari marchigiani, tra sovraffollamento e aggressioni, è stata al centro di due mozioni che hanno avuto il via libera unanime. La prima, sottoscritta dal presidente dell’Assemblea, Dino Latini, sul carcere di Villa Fastiggi a Pesaro, mentre la seconda, di cui è firmatario anche Latini insieme ai consiglieri Carlo Ciccioli (FdI), Jessica Marcozzi e Gianluca Pasqui (FI), Renzo Marinelli (Lega) e Giacomo Rossi (Civici Marche), ha ampliato il raggio anche agli altri istituti penitenziari della regione.

L’obiettivo dei due atti di indirizzo è quello di acquisire informazioni sullo stato delle carceri viste anche le recenti aggressioni verificatesi in alcune strutture verso gli agenti di polizia penitenziaria e sollecita provvedimenti urgenti da parte del Ministero della Giustizia.

Via libera anche alla mozione a firma dei consiglieri Gianluca Pasqui (FI), Jessica Marcozzi (FI), Dino Latini (Udc) e Giacomo Rossi (Civici Marche), che sollecita la giunta a farsi promotrice di interventi a contrasto dello spopolamento delle aree interne. I consiglieri in particolare chiedono una strategia per rivitalizzare il territorio tramite la sostenibilità ambientale, sociale ed economica e chiedono di supportare il progetto sperimentale dell’Istituto Comprensivo Paoletti di Pieve Torina, come progetto capofila. Inoltre con la mozione chiedono di attivare un tavolo di confronto con l’Ufficio Scolastico Regionale e con il Miur per arrivare ad un protocollo d’Intesa comune con l’istituto comprensivo di Pieve Torina per concretizzare il progetto didattico legato agli obiettivi dell’agenza 2030 dell’Onu.

Marta Ruggeri, capogruppo Movimento 5 Stelle

La consigliera del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri si è detta soddisfatta per l’approvazione unanime della sua mozione con cui chiede l’attuazione completa della legge regionale sulla Cannabis terapeutica «ancora al palo dopo 5 anni». «Il voto odierno dimostra attenzione verso coloro che, adulti come bambini, abbiano bisogno di un antidolorifico ai cannabinoidi per patologie gravi e invalidanti – ha detto Ruggeri – oppure nel caso non risultino efficaci altri trattamenti».

«Ho ricevuto segnalazioni di molteplici difficoltà e disagi a causa della burocrazia, fin troppo pesante al momento di presentare la richiesta per accedere all’uso della cannabis terapeutica – ha spiegato la pentastellata -. Spesso l’ostacolo sono i medici contrari a prescrivere questo tipo di medicinali e a tale proposito è evidente quanto siano necessari i corsi di formazione e aggiornamento prescritti dalla legge regionale, fermi però al palo». Per Ruggeri è necessario anche migliorare la distribuzione dei farmaci a base di cannabinoidi.

«Sono troppo poche le farmacie marchigiane che ne dispongano – ha concluso -. Nel Fermano non ce ne sono affatto e i pazienti sono costretti a viaggi fuori provincia per trovare il prodotto». Con la mozione la consigliera ha chiesto anche di avviare monitoraggi periodici e un progetto pilota per produrre nelle Marche preparati terapeutici di origine vegetale, a base di Cannabis.

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