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Gelmini ad Ancona: «Mettere al centro le Marche per progetti infrastrutturali e ricostruzione»

Tappa nelle Marche per il ministro degli Affari Regionali e le Autonomie. Gelmini è attesa per un confronto con il presidente Acquaroli e il commissario per la ricostruzione Legnini

ANCONA – Mettere al centro dell’azione del governo i deficit delle Marche. È quanto ha assicurato questa mattina – 12 aprile – il ministro per gli Affari Regionali e l’Autonomia Mariastella Gelmini, al suo arrivo ad Ancona, per un tour nelle Marche. Ad accoglierla, a Palazzo delle Marche, per un vertice con i rappresentanti di Forza Italia, c’erano l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi, la capogruppo consiliare dei forzisti Jessica Marcozzi e il vice presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche, Giancluca Pasqui.

Sollecitata dai giornalisti Gelmini ha parlato delle Marche come «un territorio che troppe volte è stato trascurato. Si parla spesso del divario Nord-Sud, ma anche il Centro Italia ha bisogno di una grande attenzione progettuale, non solo per risolvere l’annoso problema della ricostruzione post-sisma, ma anche per realizzare quelle infrastrutture e quelle opere che sono fondamentali e il Recovery Plan è un’opportunità nella giusta direzione».

«La volontà, con il presidente Acquaroli, è di mettere al centro le Marche per quanto riguarda i progetti infrastrutturali, ma anche della ricostruzione e della rigenerazione urbana sul versante terremoto» ha assicurato il ministro. La Gelmini, è attesa in Regione per un vertice con la giunta regionale e il commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini, poi proseguirà la sua visita nelle Marche recandosi al punto vaccinale di Civitanova Marche, a San Benedetto del Tronto per un incontro con il sindaco e poi ad Ascoli Piceno per un confronto con le categorie produttive.

Affrontando il tema “caldo” delle riaperture, il ministro ha spiegato che l’intenzione del governo è quella di «alleggerire il più possibile le misure laddove i dati lo consentano, ma senza prescindere dalla curva pandemica: «Su questo vogliamo essere molto seri – ha affermato -: quindi si parte dall’analisi dei contagi e dall’andamento delle vaccinazioni. Messi in sicurezza gli over 80, i pazienti fragili e le persone che, contraendo il covid, possono andare incontro alle conseguenze più gravi, siamo pronti a ripartire».

Il ministro ha posto l’accento sulla necessità di predisporre protocolli e «fare in modo di accelerare il più possibile le vaccinazioni». Già nei giorni scorsi Gelmini, riprendendo la linea tracciata dal premier Draghi si era espressa puntando l’attenzione sulla vaccinazione, un concetto che ha ribadito anche oggi nelle Marche, sottolineando che le aperture avverranno compatibilmente con il numero dei contagi e l’andamento delle vaccinazioni, elementi «che verranno valutati la prossima settimana in consiglio dei ministri».

Il mese di maggio, ha aggiunto, «sarà quello delle riaperture» ha detto il ministro, sottolineando che il mese di aprile è stato impiegato o il poco di «agibilità, guadagnato con tanta fatica e tanti sacrifici da parte degli italiani, riaprendo le scuole e facendo ripartire i concorsi». Gelmini ha confermato che il 20 aprile ci sarà un punto in consiglio dei ministri «per valutare la possibilità, sulla base dei contagi e dell’andamento del piano vaccinale, di qualche segnale di apertura già ad aprile, ma maggio sarà il mese della ripartenza».

Poi ha rimarcato che si tratta di un obiettivo per il quale tutti i ministeri sono al lavoro e «stanno costruendo i protocolli per poter ripartire». «In questa settimana, il governo varerà un provvedimento molto importante per quanto riguarda il sostegno alle attività economiche – ha detto – : il nostro compito è di risarcire queste attività ma soprattutto di far ripartire il prima possibile e il governo è al lavoro proprio su questo».

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