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Minacce ai poliziotti, daspo sportivo verso un 40enne anconetano

L'episodio era avvenuto il 27 febbraio scorso durante la partita Ancona – Matelica/ Reggiana. L'uomo colpito da provvedimento è un anconetano

La Questura di Ancona
La Questura di Ancona

ANCONA – Il Questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha emesso un daspo nei confronti di un 40enne anconetano, tifoso dell’Ancona-Matelica. Il provvedimento, elaborato dalla Divisione Anticrimine, prevede il divieto di accesso ai luoghi del territorio nazionale, dove si svolgono manifestazioni sportive di calcio di qualsiasi categoria, organizzate dalle federazioni sportive, dagli enti e organizzazioni sportive riconosciute dal Comitato Olimpico Nazionale italiano, compresa la squadra nazionale di calcio.

L’uomo è stato oggetto di daspo in quanto in occasione della partita Ancona – Matelica/ Reggiana, dello scorso 27 febbraio, è stato ritenuto responsabile, in concorso con altri tifosi ultras, di condotte pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica.

L’uomo. durante le operazioni di deflusso delle tifoserie, aveva mostrato condotte minacciose nei confronti degli operatori delle Forze dell’Ordine schierati per garantire l’Ordine Pubblico nella zona cuscinetto di separazione, riservata alla tifoseria avversaria.

Dalle immagini registrate ed estrapolate dalla Polizia Scientifica il tifoso è stato successivamente identificato, grazie all’operato della Squadra Tifoseria della Digos. Il 40enne, colpito dal provvedimento non potrà accedere alle manifestazioni sportive per 1 anno. Dall’inizio del campionato Lega Pro Girone B, è già il 25esimo daspo sportivo disposto dal Questore di Ancona, su istruttoria della Divisione Anticrimine.

Il Questore di Ancona Capocasa spiega che «questi provvedimenti si sono resi necessari affinché il prossimo campionato possa svolgersi nel rispetto della normativa specifica, assicurando l’ordine e la sicurezza pubblica e tutelando tutti coloro che si recano allo Stadio con il desiderio di assistere ad una manifestazione sportiva, senza dover temere scontri o violenze».

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