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Migranti: anconetani favorevoli all’accoglienza, ma sui social infiamma la polemica

Abbiamo raccolto nel centro di Ancona alcune opinioni a caldo sugli sbarchi al porto e i commenti degli intervistati sono risultati tendenzialmente a favore e non contrari all'accoglienza dei naufraghi

Immagine di repertorio

ANCONA – Il tema dell’accoglienza ai migranti divide l’opinione pubblica. In questi giorni abbiamo raccolto al centro di Ancona alcune opinioni a caldo sugli sbarchi al porto e in linea generale i commenti dei nostri intervistati sono risultati tendenzialmente a favore e non contrari all’accoglienza dei naufraghi.

Però, se si va a guardare sui post che stanno circolando in questi giorni nei social network, relativi a questo tema, alcuni commenti sono meno teneri. Ma andiamo in ordine e scopriamo gli anconetani cosa ci hanno detto.

«Siamo una città di mare e abbiamo una grandissima tradizione basata sull’accoglienza» ci ha dichiarato un’anconetana, che sul tema dei minori non accompagnati ha voluto evidenziare come siano presenti «strutture molto preparate sul discorso dei minori anche extracomunitari, per cui ho fiducia sul fatto che abbiano messo in campo tutte le professionalità e tutte le accortezze per un problema così delicato. Ancona – dice – si è sempre rivelata, tra tanti difetti che ha, una città accogliente e ben poco razzista, per cui immagino che questa situazione possa essere anche un po’ di esempio».

Un’altra anconetana ritiene che «l’accoglienza sia dovuta, ma che manca è una programmazione sul poi, su quello che succede dopo lo sbarco. Farli arrivare per tenerli chiusi, come mi è capitato di vedere» in alcune città «dietro a dei cancelli, è passare da una prigionia a un’altra e quindi non la vedo una soluzione. Bisogna lavorare su questo».

Una studentessa appena rientrata da un Erasmus in Spagna, sollecitata sulle polemiche politiche di questi giorni ci dice: «Penso che le regole, come servono per tutto, servono anche in questo caso, però non ho commenti riguardo le politiche molto radicali contro l’accoglienza. Sono molto pro ad aiutare queste persone. Credo che dovremmo metterci nei loro panni, poi certo tutto si fa con le debite regole, ma avere un po’ più di empatia e di sensibilità nel capire queste persone e il viaggio che affrontano».

E sul tema delle regole interviene anche un anconetano che nel dirsi «favorevole all’accoglienza» sottolinea la necessità che «sia gestita bene. Credo che sarebbe necessario un aiuto da parte della Comunità Europa in primis, e poi, nei porti di accoglienza dovrebbero esserci le strutture adeguate per poter accogliere queste persone».

Di segno opposto diversi commenti apparsi sui social network. C’è chi chiede di «porre fine a questo sottobosco criminale, ma molto redditizio» e parla di «tratte di esseri umani. C’è bisogno di rendere consapevoli le persone che vengono ingannate facendo loro promesse inesistenti».

In un altro commento social invece che chi scrive «ce li volete rifilare, inutile pietismo… provate a vivere con un disabile grave in casa con quello che fa lo Stato poi ne riparliamo».

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